Non il mare dalle spiagge affollate,
prese d’assalto nei giorni di festa,
dagli ombrelloni stipati
con sdraio e lettini appaiati,
dove le vicende familiari,
e spesso quelle degli altri,
alimentano il chiacchiericcio
femminile.
Non le spiagge piene di bambini
schiamazzanti e capricciosi,
e ragazzi rumorosi,
insolenti e scurrili.
Non le spiagge
con pubblicità urlante
e venditori ambulanti
sempre più numerosi.
Non questo mare.
“Il mare” che amo,
è quello dalle spiagge vuote,
deserte e silenziose.
Il mare, quando l’orizzonte
delimita l’incantevole
azzurro del cielo
o quando è un tutt’uno con esso.
L’orizzonte esteso e lontano.
Il mare, vicino e infinito.
Quando guardarlo fa spaziare
i pensieri, trasportando la mente
in una dimensione quasi surreale,
fuori tempo e fuori spazio,
che cattura e avvolge,
quasi ne facessimo parte.
O quando il silenzio,
lascia l’onore al fragore
delle onde che rapisce,
assieme al sapore della salsedine,
per raggiungere quelle percezioni
infinitesimali dei sensi,
che diventano vive e immense,
da penetrare
ogni cellula del corpo.
Non il mare
dall’acqua sporca,
torbida e ridondante di alghe,
schiuma e quant’altro
dove adulti e bambini,
ammucchiati e incuranti,
stanno in ammollo.
Non questo mare.
è il mare limpido,
trasparente e cristallino,
circondato da una natura
selvaggia e incontaminata.
È camminare sulla sabbia
a piedi nudi
e raccogliere conchiglie.
“Il mare” che amo è il mare
grigio e assopito d’inverno.
Misterioso e nascosto da nebbia.
È anche il mare in burrasca
che amo.
Quando il fragore delle onde
e l’odore di salsedine
raggiungono il massimo trionfo,
quasi a voler ostentare
tutta la forza
e tutta l’imponenza
che lo contraddistingue.
È l'aurora sul mare
o il tramonto sul mare.
È con nuvole bianche
o nuvole grigie,
leggera brezza o vento forte,
gabbiani o arcobaleni.
È una casa su una scogliera
o a ridosso della spiaggia
per poter "vivere" il mare.
Questo è il mare che amo.
Questo è il "mio" mare !
💙