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29 settembre 2023

" Vi salutiamo..." Gli arcangeli


Vi salutiamo 
dal profondo del cuore !
Siate consapevoli che
mentre vi prendete del tempo
per occuparvi del vostro 
benessere personale
e per accrescere
 le vostre vibrazioni,
il vostro universo cambia completamente.
Voi siete come una pietra
che viene gettata nell’acqua
e provoca meravigliosi 
cerchi concentrici.
Prendersi del tempo per se stessi
non significa essere egoisti,
ma è segno del vostro amore
per voi stessi.
Mentre amate voi stessi,
diventate sempre più un magnete
che attira l’amore.
Siate sempre consapevoli che
l’amore supera ogni confine
e porta la pace all’umanità.
Permettetici di aiutarvi
a sviluppare dentro di voi
questo amore che è
la vostra vera essenza divina!
Per noi è una vera gioia!
Noi vi onoriamo 
dal profondo del cuore.
Un caro saluto!

Gli Arcangeli

Dal libro
“Gli Arcangeli”
I custodi invisibili della vostra vita
di Isabelle Von Fallois


San Michele Arcangelo

San Michele Arcangelo 
di Guido Reni

Olio su seta
1635 -1636
Chiesa di Santa Maria Immacolata 
(o Chiesa di Santa Maria
della Concezione 
dei Cappuccini)
Via Vittorio Veneto
Roma



Preghiera a San Michele Arcangelo

Nel nome del Padre,
del Figlio e dello Spirito Santo.
San Michele Arcangelo,
difendici nella battaglia;
contro le insidie e la malvagità 
del demonio sii nostro aiuto.
Te lo chiediamo supplici
che Dio lo comandi;
e tu, o Principe della milizia celeste,
con la potenza che ti viene da Dio
ricaccia nell'inferno satana
e tutti gli altri spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo
cercando la perdizione delle anime.

Amen


La amo molto questa preghiera.
Preghiera che ha un suo perché 
ma non capisco perché ne abbiano
soppresso la recita dopo ogni messa.
Nasce così il suo perché:

Papa Leone XIII, il 13 ottobre 1884, ebbe una visione dove il maligno minacciava la Chiesa (... e forse il mondo intero!)
Il papa restandone molto turbato compose la preghiera (in forma estesa), raccomandando che fosse recitata al termine di ogni messa, oltre che inserirla nella raccolta degli esorcismi.


Già dal 1859 erano in uso, in quello che fu lo Stato Pontificio, le preghiere istituite da papa Pio IX, da recitare dopo la Messa, incluse tre Ave Maria e il Salve Regina.
Dal gennaio 1884, papa Leone XIII ordinò la recita in tutto il mondo di queste preghiere, note come "Preci leonine" .

Le Preci comprendono tre Ave Maria, un Salve Regina seguito da un versetto e un responsorio, e una colletta che, dal 1886, viene chiesta la conversione dei peccatori e “la libertà e l’esaltazione della Santa Madre Chiesa” e, dal 1886 in poi, venne inserita anche la Preghiera a San Michele.

Nel 1904, papa Pio X aggiunse tre "Cuore santissimo di Gesù. Abbi pietà di noi", da recitare facoltativamente.
Vennero recitate fino al 1964, quando, con la riforma liturgica nata in seno al Concilio Vaticano II, le preghiere leoniane vennero soppresse.

Alcuni vescovi, cardinali ed associazioni cattoliche nel mondo avevano chiesto ai papi Giovanni Paolo II e a Benedetto XVI la reintroduzione della preghiera a San Michele alla fine di ogni messa, concordi che l'abolizione di essa fosse stata cosa non opportuna, riconoscendone il valore spirituale per allontanare le opere del maligno dalla Chiesa e dall'umanità intera.

Successivamente, nell'ottobre 2018, papa Francesco chiese ai fedeli di tutto il mondo di recitare quotidianamente il Santo Rosario alla Beata Vergine Maria, unitamente al digiuno e alla penitenza  per la protezione della Chiesa da Satana, il "Grande Accusatore", concludendolo con l'antica preghiera "Sub Tuum Praesidium" dedicata alla Vergine e con la preghiera a San Michele Arcangelo.


Non la reintroduzione 
in forma ufficiale, 
quindi,  ma solo facoltativa. 

Perché mai, non in forma ufficiale?



27 settembre 2023

Sentirsi altrove

 "Sembra esserci nell’uomo, 
come negli uccelli, 
un bisogno di migrazione, 
una vitale necessità 
di sentirsi altrove."

Marguerite Yourcenar


"Take me somewhere nice"
by Christian Schloe


23 settembre 2023

"Senza suoni" di Frida Kahlo


Entravo e scendevo fuori del tempo nelle viscere della terra, dove la mia “amica immaginaria” mi aspettava sempre.
Non ricordo il suo aspetto né il suo colore.
Ma ricordo la sua allegria – rideva molto.
Senza suoni.
Era agile e danzava come se non avesse peso alcuno.
La seguivo in ogni suo movimento, e le raccontavo, mentre lei danzava, i miei crucci segreti.
Quali? Non ricordo.
Ma lei sapeva dalla mia voce tutte le mie cose.
Quando ritornavo alla finestra, entravo per la stessa porta disegnata sul vetro.
Quando? Per quanto tempo ero stata con ‘lei’? non so.
Forse un secondo o migliaia di anni… Ero felice.
Cancellavo la ‘porta’ con la mano e ‘spariva’.
Correvo con il mio segreto e la mia allegria nel più remoto angolo del cortile di casa mia, e sempre nello stesso posto, sotto un albero di cedro, gridavo e ridevo.
Sorpresa di essere sola con la mia gran felicità e con il ricordo così vivo della bambina.
Sono passati 34 anni da quando ho vissuto quella magica amicizia e ogni volta che la ricordo, rivive e cresce, sempre di più dentro il mio mondo.


21 settembre 2023

 Quando lascio spazio alla fantasia


Quest'ultima fettina 
di prosciutto crudo
 ha assunto una particolare forma
 che non è passata inosservata: 
vedo una donna in abito lungo 
che guarda verso l'orizzonte
 e accanto, ai piedi, un cesto dì fiori.


19 settembre 2023

" Le comunità virtuali" di Zygmunt Bauman


Le comunità virtuali che hanno sostituto quelle naturali, creano solo l'illusione di intimità e una finzione di comunità. 

Non sono validi sostituti del sedersi insieme ad un tavolo, guardarsi in faccia, avere una conversazione reale. Né sono in grado queste comunità virtuali di dare sostanza all'identità personale, la ragione primaria per cui le si cerca. 
Rendono semmai più difficile di quanto non sia già accordarsi con se stessi. Le persone camminano qua e la con l'auricolare parlando ad alta voce da soli, come schizofrenici, paranoici, incuranti di ciò che sta loro intorno. 

L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri, controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.


16 settembre 2023

Fernando Botero

 

I dipinti di Fernando Botero
o li ami o li rifiuti. 
Così è per il grande pubblico,
così è per i critici d'arte. 

L'artista colombiano,
 nelle sue tele, 
ci trasmette il suo mondo.
Un mondo visto con i suoi occhi, 
un mondo molto colorato, 
con donne, uomini, famigliole, 
nel quotidiano, 
dove tutto è "oversize"

Visi paffuti,
labbra e occhi piccoli,
aspetti seriosi, 
forme generose, 
quasi caricaturali.

Fernando Botero ci dice perché:

"Non dipingo donne grasse. 
Dipingo volumi. 
Sono interessato al volume, 
alla sensualità della forma. 
Se dipingo una donna, un uomo, 
un cane o un cavallo, 
ho sempre quest’idea del volume. 
Li associo al piacere,
all’esaltazione della vita, 
all’abbondanza. 
Comunico vitalità, positività,
energia, desiderio,
e non in senso erotico. 
Si tratta di una concezione ancestrale
dove bellezza e abbondanza 
erano, e sono, concetti
strettamente collegati."


15 settembre 2023

"Nonna le chiamava persone medicina" di Gio Evan


Nonna le chiamava persone medicina,
diceva che ci sono persone
che quando le guardi guarisci,
che appena le senti calmano i battiti
aggiustano i polsi,
ti aprono le persiane del cuore
e fanno entrare la luce vera,
quella del sole.
Persone che con un abbraccio
ti fermano la tachicardia di dentro,
quella che per notti e anni
hai collezionato a colpi di ansie
che nemmeno ti appartenevano.

Nonna diceva che esistono persone
che hanno le tisane dentro gli occhi,
camomilla nello sguardo
che tu le vedi
e ti si tranquillizza il respiro, i pensieri,
dopo averle incontrate
anche i sogni diventano più puliti,
dopo averle incontrate
pure i sogni sognano meglio.

Diceva che esistono persone
che non si spaventano dei tuoi dolori,
che non hanno paura
 di abbracciarti i traumi
che sanno dove metterti dentro
 le parole giuste,
persone che hanno imparato 
a frequentare così bene il sole
che sanno addirittura accompagnarti 
fino al tuo tramonto.

Nonna le chiamava persone medicina,
diceva che ci sono persone
che quando le guardi guarisci,
a detta sua
le uniche persone da frequentare,
le uniche persone da diventare.


11 settembre 2023

"L'uomo" di Giovanni Soriano

"È curioso notare come in centinaia di milioni di anni tutte le specie animali apparse sulla terra, benché prive di razionalità, non abbiano mai causato al proprio ambiente naturale i medesimi danni e sfaceli di cui si è reso capace, invece, l’homo sapiens in questi ultimi secoli, da quando, cioè, ha preso in gestione il pianeta Terra con tutta la sua eccelsa abilità tecnica e tutta la sua straordinaria intelligenza."



7 settembre 2023

E io ti amo...


 E io ti amo
ma non mi manchi
perché non riesco
proprio non riesco
a sentire la mancanza
di chi ormai
mi vive dentro.


Versi tratti dalla poesia 
"E io ti amo ma non mi manchi"

Gio Evan


5 settembre 2023

Per questa sì... che ha senso!

Un uomo stava camminando lungo la spiaggia quando vide un ragazzino che, passeggiando lentamente, ogni tanto si abbassava per prendere e rigettare nell’oceano una stella marina. 
 C'erano infatti molte stelle di mare, portate dalle onde, che sarebbero certamente morte fuori dall'acqua, da lì a poco.
"Quello che fai non ha senso", disse l'uomo, "ci sono tantissime stelle di mare lungo la riva..."
Il ragazzo, raccogliendo quella che era vicino ai suoi piedi la gettò in acqua e rispose:
"Per questa sì... che ha senso!"

Tratto da un racconto anonimo inglese


3 settembre 2023

Renée Zellweger

Renée Zellweger
in queste foto, è ben lontana
dalla ragazza semplice e cicciottella 
nel ruolo di Bridget Jones.

Molto diversa anche
da come appare oggi.
Quasi irriconoscibile!

Bella e notevole per la bravura, 
non ci sono dubbi, 
ma non che mi facesse impazzire.
In queste foto, invece,
mi piace davvero molto!