Sono l'ape piccina e fedele
sono l'ape che fabbrica il miele,
sempre in volo come gli aviatori,
sempre pronta a posarmi sui fiori.
Sempre in viaggio, tra il campo e il giardino,
dal trifoglio o anche dal ciclamino
succhio il nettare d’ogni fioritura,
soave dono di madre natura.
Dolce miele ch'è fonte di vita,
ricco polline di margherita,
siam del nettare i raccoglitori,
della cera siamo fabbricatori.
Ma facciamo assai più per la gente,
proteggiamo e salviamo l’Ambiente,
mentre l’aria si sporca e si inquina,
l’acqua è torbida e non cristallina.
Se sparissi per sempre dal mondo
è il Pianeta che andrebbe più a fondo:
senza le api e gli impollinatori
finirebbero gli agricoltori.
Siamo in tanti ad averlo capito
che il Pianeta va ben custodito
dall’abuso di quei pesticidi
con cui le api le annienti, le uccidi.
Se le api non ci fossero più
a soffrirne saresti anche tu
e ciò che di più grande avrai perso
sarà il cielo, cioè l’Universo.
L’ape, insetto grazioso e giocondo
custodisce i segreti del mondo,
è preziosa perché messaggera
dell’arrivo d’ogni primavera.
Siamo piccole ma l’alveare
è la casa del dolce abitare,
dove c’è pace, intesa e unità,
cera, miele, lavoro e umiltà.
Noi di Dio siamo la volontà,
e nel mondo noi siam libertà.
Dal Profondo del Cuore
🤍 ... il mio blog ...
25 giugno 2022
"Filastrocca dell'ape" di Mimmo Mòllica
24 giugno 2022
24 giugno - Sacro Cuore di Gesù
perdona le nostre mancanze
converti i nostri cuori
e liberaci da ogni male.
Illumina il nostro cammino
23 giugno 2022
"Accontentarsi di qualcuno" di Susanna Casciani
Accontentarsi di qualcuno per non stare più soli è quasi come un’insalata quando hai troppa fame, come il mare in cartolina, come una maglietta troppo leggera per il freddo che fa, come un laccio per capelli troppo piccolo, di quelli che resta sempre fuori qualche ciocca, è come quando ti addormenti coperto e poi ti svegli nel cuore della notte e non hai più niente addosso, è come dire "lo faccio domani" e poi non lo fai mai, è come leggere un libro quando vorresti andare fuori e vivere, è come andare fuori e vivere quando vorresti stare in casa a piangere, è come quando ti svegli e vorresti che ci fosse il sole, e c’è, che bello!, solo che poi verso le due del pomeriggio arrivano le nuvole e il sole se ne va, è come quando aspetti tanto per quel film e poi vai al cinema e non era poi così bello, è come quando non hai voglia di mangiare ma devi andare a cena fuori, è come quando ascolti una canzone alla radio e per non piangere cambi stazione, è come quando da ragazzino andavi in gita ed eri felice, ma felice come mai prima e poi quel tuo amico a cui volevi tanto bene andava in un’altra camera e tu non gli dicevi niente, è come essere tristi e sorridere, è come morire il primo giorno di primavera.
22 giugno 2022
"Vorrei solo poter restare qui..." di David Grossman
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Pittura di Daniel Gerhartz |
Voglio rimanere qui e raccontare le cose più semplici. Descrivere la foglia che è appena caduta. O la catasta di sedie in veranda. O le falene attratte dalla lampada. E raccontare ciò che avviene durante la notte finché il buio si tramuta in luce, fino ai cambiamenti di colore.
Potrei rimanere qui seduta per giorni e notti a descrivere ogni stelo d'erba, ogni fiore, i sassi del muretto, le pigne.
Solo dopo, quando mi sentirò pronta, passerò a scrivere di me. Del mio corpo, per esempio. Comincerò da lui, da ciò che è tangibile. Ma anche con lui partirò da lontano, dalle dita dei piedi, per avvicinarmi piano piano. Descriverò ogni sua parte, ne annoterò le sensazioni, quelle di un tempo e quelle attuali. I ricordi della caviglia, per esempio, o della guancia, o del collo. Perché no? Attraverso le carezze, i baci e le cicatrici.
Mantenermi viva con la scrittura. Ci vorrà un sacco di tempo ma ne ho molto a mia disposizione. La vita è lunga e voglio raccontare di me stessa, raccontare quello che probabilmente nessuno mi racconterà mai. La mia storia. Senza aggiunte, ma anche senza detrazioni. Scrivere senza pretendere nulla. Da nessuno. Scrivere solo la mia voce.“
David Grossman
scrittore e saggista israeliano
20 giugno 2022
Risveglio
Qualunque fiore tu sia,
quando verrà il tuo tempo,
sboccerai.
Prima di allora, una lunga e fredda
notte potrà passare.
Anche dai sogni della notte
trarrai forza e nutrimento.
Perciò, sii paziente
verso quanto ti accade
e curati e amati, senza paragonarti
o voler essere un altro fiore.
Poiché non esiste fiore migliore
di quello che s’apre alla pienezza
di ciò che è.
E quando ti avverrà,
potrai scoprire
che andavi sognando
di essere un fiore
che aveva da fiorire.
Walter Gioia
Alle sorgenti dell’Essere - 1996
18 giugno 2022
È tempo di lucciole
A dire il vero sono minuscoli insetti quasi insignificanti ma di notte, al buio totale, regalano un'atmosfera magica e romantica con la loro luce ad intermittenza che altro non è che una danza di corteggiamento tra maschi e femmine.
Dove vediamo lucciole significa che l'ambiente è salubre.
Purtroppo oggi ne vediamo sempre di meno per l'aumento dell'inquinamento atmosferico e luminoso, per l'uso di pesticidi e sostanze nocive.
Tutte cause che hanno minato il loro habitat naturale.
Benvenute
piccole e deliziose lucciole!
La vostra presenza
mi fa compagnia
e mi riempie di gioia.
💙
16 giugno 2022
A noi... cin cin!
Un nuovo amore,
una nascita, un compleanno,
un anniversario.
Si brinda per un nuovo lavoro,
una promozione
ma anche per l'acquisto
di una nuova casa
di una nuova auto
di una vincita...
Si brinda per festeggiare
Si brinda per augurarsi
e augurare ogni bene.
Si brinda perché si è felici.
In coppia o con amici
purché si brindi!
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