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21 dicembre 2014

Cartoline di Natale ...


... di ieri.

Regalano romanticismo e nostalgia. 
Un po' come il Natale raffigurato 
nei libri delle elementari,
dove tutto era perfetto: 
la neve, gli angioletti, 
la capanna, Gesù, 
i bambini teneri e incappucciati,
le finestre illuminate, 
le lanterne, gli agrifogli, 
i pettirossi...
 e... dove amore e bontà 
aleggiavano nell'aria.



1 dicembre 2014

Una ghirlanda e... il Natale è alle porte !






  
Collocata alla porta d’ingresso, 
è di buon augurio.
Crea una festosa
 ambientazione natalizia, 
anche appesa alla finestra, 
alla parete, al camino.
Dalla forma per lo più circolare, 
simboleggia l’immortalità
(l’inizio senza fine).
Non a caso la corona
 è il simbolo di re ed imperatori 
e la corona di alloro
 simboleggia la vittoria.




Viene realizzata, come base, 
da un intreccio 
di rami di abete, pino… foglie di edera, 
agrifoglio, bosso, muschio,
 paglia, vimini... 
e, secondo la fantasia e preferenza, 
addobbata con pigne, arance essiccate, 
stecche di cannella, bacche, foglie,
 ma anche angioletti, stelle, nastri,
 sfere natalizie, 
renne, babbi natale,
campanelle, cuoricini, orsetti, fiori… 


  

  
 
I colori più tradizionali sono il rosso
 e il dorato,
ma oggi la scelta è molto vasta 
e in commercio,
secondo il colore di tendenza
 e per tutti i gusti, 
 ci sono ghirlande bianche, argento, 
azzurro, fucsia, violetto, arancio…








9 novembre 2014

" Non mangio carne, ma... "


Sono del parere che i concetti per cui si segua la dieta “vegetariana” o “vegana”, o altri modelli dietetici che escludono dall’alimentazione ogni qualsivoglia alimento, debbano andare oltre la morale professata con l’intento di cambiare il mondo.

Non serve nascondersi dietro un falso moralismo per salvare gli animali. Gli animali vengono uccisi, o maltrattati  non solo per cibo, ma anche per ricavarne pellicce, pelli, piume, avorio, grasso, o motivi ancora più disdicevoli, per divertimento o sport.

E allargando gli orizzonti, pensiamo a quale sofferenza estrema vanno incontro gli animali negli allevamenti intensivi e in che modo vengano poi abbattuti. 
E gli animali nei circhi? Lontano dal loro habitat, chiusi in gabbie e costretti ad entrare nel ruolo di attori per regalare divertimento agli umani. E cosa dire delle prede vive, somministrate ad animali carnivori allevati in casa in teche? 
E gli animali abbandonati o maltrattati dai loro padroni?
Per queste ragioni ogni protesta è lecita, doverosa e dovrebbe essere radicale. Ma pensiamo davvero che solo non mangiando alimenti di origine animale si risolva lo stato di cose?

E cosa pensiamo ci sia nelle scatolette o nelle crocchette per cani e gatti? Faremmo diventare vegani anche loro? 
Come si fa a dire al leone che non deve sbranare e mangiare la gazzella? O al coccodrillo di lasciare la sua preda? O ai grandi pesci dell'oceano di sostituire i pesci piccoli con delle alghe marine?
Per quanto riguarda la crudeltà dell'uomo verso gli animali è certamente tutt'altra cosa. 
Crudele per indole, per necessità, per profitti personali o per cultura della stirpe di appartenenza. E tutto questo non perché debbano finire nel piatto.
Uomini spregevoli, tanti, troppi, smisurati.
Ma da dove si può cominciare questa battaglia? 
Con chi? Come?

E mi allargo al tema “salute”.
I vegetali di cui un vegetariano/vegano deve alimentarsi sono forse più sani di un petto di pollo? Gli OGM, i diserbanti, i concimi, i pesticidi, le terre coltivate inquinate, e poi la produzione, lo stoccaggio, la conservazione..., anche nel mondo dell’agricoltura c’è purtroppo disonestà, interessi personali  o collettivi a iosa.

Dal punto di vista nutrizionale per l’uomo è inutile millantare che una dieta anche senza alimenti di origine animale sia completa, perché non lo è.

Una dieta bilanciata per l'uomo è il risultato del giusto equilibrio di tutti i principi nutritivi, derivanti dal mondo animale e vegetale.

Vale la pena ripetere che sono gli eccessi e le carenze che fanno male. Si mangia in modo scorretto oggi, a prescindere.
In entrambi i casi, sono davvero deleteri se attuati per lungo termine, e le patologie dei nostri giorni ne sono la testimonianza.
Fin dalla preistoria l’uomo si nutriva di bacche, radici, tuberi, frutta, ma anche di carne di piccoli animali. 
È la nostra dentatura e il nostro apparato digerente che lo confermano. Sono strutturati oggi come allora. 

L’eliminare dai nostri piatti pietanze di animali uccisi è certamente condivisibile quale concetto personale, di cui ognuno porta avanti le proprie ragioni in modo esemplare: per motivi etici, perché generano avversione, o semplicemente perché i cibi e prodotti carnei non piacciono. 
Scelte queste degne certamente di ogni rispetto.
Restano comunque cibi che esistono, ed il loro consumo è del tutto in linea con gli equilibri della natura.  
In natura vi è un equilibrio. Si nasce e si muore, si cresce e ci si trasforma. 
Nel mondo vegetale così come nel mondo animale.

Equilibrio, appunto! 
Anche nell'alimentazione dell'uomo, dove ogni eccesso e ogni difetto ha da far discutere. Ma ancor prima fa discutere ogni sofisticazione, ogni frode, ogni manipolazione fatta contro natura.  
Ma non si può dimenticare che la nostra vita, salute compresa, è condizionata dai nostri tempi.
Oggi le Multinazionali controllano il monopolio globale, compreso quello dell’alimentazione (allevamenti, agricoltura, pesca, industria, distribuzione, pubblicità...).

Che poi, se per alcuni il “problema” si pone,  per altri non esiste proprio. Purtroppo nel mondo non c’è coerenza, e c’è tanta disparità. C’è chi di carne si abboffa e chi non ricorda o conosce neppure il sapore.

Potremmo davvero credere che la propria scelta alimentare e il portare avanti la propria causa in favore degli animali,  possa essere sufficiente e determinante per risolvere tutto questo? No davvero, perché si dipende da altri. Da altri, anche se coltiviamo, anche se alleviamo..., da altri soprattutto quando acquistiamo.

Ogni nostra scelta è purtroppo condizionata da chi ha in mano le sorti del mondo, da altri che non la pensano allo stesso modo.
Ogni battaglia va fatta fino in fondo ed è giusto che ognuno abbia le proprie convinzioni ma ogni estremismo è deleterio.
Resta comunque una lotta impari verso tutto e tutti... e non solo dal punto di vista alimentare.
 
 
 
 
 

1 novembre 2014

Crisantemi


Questo splendido fiore, 
assume significato 
e rilevanza, secondo le varie culture.
In Italia, poiché la sua fioritura 
avviene nel tardo autunno, è associato 
alla commemorazione dei defunti, 
con conseguente significato 
di malinconia, tristezza, dolore e lutto.

Per gli indù significa 
"amore oltre la morte"; 
eternità, immortalità dell’anima, 
nuova vita piena di gioia.

Fiore dei festeggiamenti 
  è invece in Oriente:
fiore di gioia, vitalità e pace.
 Così come è molto amato 
nei paesi anglosassoni.


Ha le sue origini in Cina, in tempi antichissimi, ma è in Giappone che si diffonde maggiormente e, per la sua forma ed il colore giallo, è simbolo del sole; per questo l'imperatore 
"Figlio del Sole"
lo erge a fiore imperiale. 
Poiché all'epoca veniva coltivata 
solo la specie gialla, 
il suo nome deriva 
dalle parole greche "chrysos", oro, 
e "anthemon", fiore: 
significato che è associato, 
dalla tradizione, alla positività.

Cantato in molte poesie, 
storie e leggende, 
appare, frequentemente,
 in decorazioni su dipinti,
 stoffe e vari oggetti.


Fiori multicolori, bicolori, 
dal bianco al giallo 
nelle varie tonalità,
 al rosato, salmone, rosso, 
ruggine, bronzo. 

Dalle tante forme: semplici, 
doppi, medi, 
grandi, a margherita, pon pon...

Belli, colorati e semplici da coltivare,
sono davvero incomparabili
in ogni giardino autunnale. 





7 ottobre 2014

Lo shopping allunga la vita...


Qualche anno fa, è stato pubblicato sulla rivista specializzata “Journal of Epidemiology and Community Health”, uno studio di un gruppo di ricercatori del National Health Research Institutes di Zhunan, in Taiwan.
È emerso che andare in giro per i negozi e “fare compere”, doni benessere (invita a muoversi) e rappresenti un buon rimedio contro molte malattie psicologiche, solitudine compresa. 

Ricapitolando lo "shopping"...

- Riduce l'ansia

- Rende più felici
- Aumenta l'autostima
- È motivo per muoversi
- Facilita gli incontri
- Premia gli sforzi
- Consola nei momenti giù
e...
- Allunga la vita...!

Beh, questa è storia vecchia. 
 Noi donne lo sapevamo già !

Non è forse vero 
che il gentil sesso 
vive mediamente 
più a lungo degli uomini ? 

Il trucco è tutto qui ! 



28 settembre 2014

Affidarsi ad esperti nutrizionisti



“Mens sana in corpore sano”. Lo dicevano i romani e dopo più di duemila anni l'antico proverbio è più attuale che mai.

Migliorare forma e benessere è oggi possibile grazie ad una sana e giusta alimentazione. Essa rappresenta un fattore determinante per il raggiungimento di un buono stato di salute sia fisico, sia psichico.

Vivere in benessere e in forma fisica ottimale è possibile con un'alimentazione equilibrata.

Ma per mantenersi in salute è fondamentale mangiare giusto fin da piccoli. Gli errori alimentari commessi in infanzia e in adolescenza sono particolarmente a rischio in quanto possono pregiudicare la crescita, e carenze o eccessi dietetici, ripetuti negli anni, possono favorire l'insorgenza di malattie in età adulta.

Sono sotto gli occhi di tutti le nefaste conseguenze di abitudini alimentari sbagliate !

La buona tavola deve costituire, in ogni caso, un momento per assaporare i piaceri sani e genuini del buon cibo; una cena a casa di amici o al ristorante non metterà a rischio il percorso intrapreso; solo l'abbandonare totalmente le regole sarà causa di un insuccesso.

Motivazione, determinazione ed ottimismo sono le parole chiavi per raggiungere l'obiettivo prefissato: miglioramento dello stato di salute, equilibrio metabolico, raggiungimento e mantenimento del peso “ragionevole”, capacità a gestire la propria alimentazione senza errori, tutto attraverso un percorso educativo che garantisca risultati nel tempo.

Programmi dietetici bilanciati e consigli alimentari, per le varie età, condizioni fisiologiche e patologiche si adatteranno alle esigenze personali senza stravolgere le abitudini, le quali  verranno cambiate solo se sbagliate.

Ma occorre affidarsi ad esperti nutrizionisti che garantiscano professionalità medica e risultati visibili per la cura e la salute del corpo, attraverso l’educazione alla corretta alimentazione.

Il campo dietetico è purtroppo terra fertile per gli impostori che fanno delle problematiche dei pazienti solo un mezzo per guadagnare, propinando traguardi fasulli, veloci, non duraturi, e tutto ciò con mezzi dannosi per la salute stessa.

Per non parlare dell’incompetenza di molti operatori con titoli privi di qualunque validità, figure ambigue legittimate da corsi spesso privi dei requisti di serietà e scientificità richiesti.

Un intervento dietetico sbagliato, se svolto senza competenze certificate, può fare gravi danni  e diventare un problema serio per la salute pubblica.



 

7 settembre 2014

Le spose di Giò



È il giorno più bello di ogni donna.
Perché si realizza un sogno, 
perché è un giorno da ricordare,
perché si è la principale protagonista, 
perché si è bellissima...
Bellissima nell’abito scelto con cura, 
magari con qualche indugio,
o fortemente decisa dopo averlo indossato: 
“È questo che voglio!”
Per somigliare ad una principessa, 
o ad una sirena,
o con un look più sbarazzino... ,
lungo, corto, bianco, avorio, 
pastello, perfino rosso o nero.
Ma il colore della sposa è il bianco, 
certamente non cangiante, 
ma bianco. 
Anche l’avorio è molto chic.
Ma non parliamo di altri colori,
lasciamoli a “mise” per altre occasioni.
Sfogliando qua e là 
qualche catalogo e riviste, 
non per me s’intende,
ma per alcune amiche giovanissime 
che hanno deciso di fare il grande passo, 
sono stata colpita dagli abiti  
“di Giò”.
Colpita per la loro classe, 
eleganza e femminilità.
Non serve ricordare che il matrimonio 
si celebra in chiesa,  
in municipio o magari in spiaggia, 
come fanno i VIP...
ma non in un night.
Purtroppo molte spose trascendono 
nella volgarità, nell’eccesso,
nella voglia di ostentare 
parti del corpo in modo esagerato,
ma non capisco perché ?!
La bellezza resta ed è visibile  
in ogni caso ...
e almeno non si appare ridicole 
e fuori luogo.
Mai scegliere un abito perchè 
ammaliate da “quell’ abito”,
indossato da una modella che, 
inutile dirlo, è perfetta.
Non è detto che “quell’abito” 
stia bene a tutte
e magari è proprio quello 
meno adatto alla propria figura.
Farsi consigliare sempre da persone fidate 
e che abbiano buongusto
e... lontano dalle invidiose.
La scelta spetta alla sposa, è ovvio, 
ma... attenzione !



E come buon auspicio, 
non dimenticare,
di indossare:

“Qualcosa di vecchio
qualcosa di nuovo,
qualcosa di prestato
qualcosa di blu.”




 














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Kate Middleton - Bellezza, stile e sobrietà


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