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28 luglio 2021

Il fiammifero e la candela


Era lì, da molto tempo, in bella mostra su una mensola: una candela bellissima, mai accesa. Restava lì, frivola e spensierata, pensando che la sua funzione fosse solo quella di essere oggetto da ammirare.

Un giorno, incuriosita, volle sapere a cosa serviva quel filo bianco che le spuntava dalla testa e lo chiese ad una vecchia candela, ormai consumata, lì accanto. 
"Quel filo bianco serve per accenderti. Lo hanno fatto a me, e a tutte, perché a questo serviamo. Però quando ti accendono, ti consumi... guarda me, quasi non esisto. Un giorno capirai, cara". 

Passarono mesi e un giorno un fiammifero le si avvicinò dicendole: 
"Ho l’incarico di accenderti."
"Oh no, ti prego", disse, "So che se brucio, i miei giorni saranno contati, non resterà nulla di me e la mia bellezza svanirà."
Il fiammifero replicò: 
"Ma vuoi rimanere tutta la vita fredda e dura, senza aver vissuto?" 
"Ma bruciare fa male e consuma le mie forze" sussurrò la candela, insicura e piena di paura. 
"È vero", ribadì il fiammifero. "Ma questa è la nostra missione: essere luce. A cosa pensi serviamo se non essere accese e fare luce? Vedi, io in quanto fiammifero, la mia fiamma è piccola e di breve durata ma se ti passerò il fuoco avrò raggiunto lo scopo della mia esistenza. Tu sei una candela, e il tuo obiettivo è brillare per gli altri e regalare loro il tuo calore. Il tuo dolore e la tua energia si trasformeranno in luce e calore per un po' di tempo."

Fu allora che la candela comprese, raddrizzò il suo stoppino, fiera e senza esitare, disse al fiammifero:
"Va bene. È giusto così. Accendimi, sono pronta!". 
E così la sua brillante fiamma diffuse nella stanza una luce bellissima regalando una calda atmosfera.


Così è la nostra vita. Vivere significa anche mettere in conto logorio, sofferenza, dolore...
Vivere è anche donare, fare luce...
Vivere è portare avanti la missione che abbiamo verso noi stessi, verso chi ci sta accanto e verso tutto l'universo.
Vivere è donarsi, irradiare luce con amore: la candela ne è la rappresentazione.
Non è restare statici e nel proprio egoismo la missione di ognuno di noi.


25 luglio 2021

Parco del Conero e le caprette

Il Parco Regionale del Conero è un'area naturale protetta, istituita nel 1987, per regolamentare e proteggere le bellezze naturali e paesaggistiche del luogo. 
Si estende sull'omonimo promontorio delle Marche, in provincia di Ancona.
A picco sul mare regala panorami mozzafiato che spaziano sulla Riviera del Conero, ricca di insenature, piccole calette, spiagge sassose o rocciose, acque blu e cristalline. 
Ricca è la flora e la fauna del parco. 
Vari sentieri, tutti immersi nella classica vegetazione mediterranea, attraversano l’area protetta e sono percorribili a piedi o trekking, in mountain bike o a cavallo.
Immersi nella natura, tra profumi e colori si esplorano scorci e paesaggi tutti meravigliosi, suggestivi e di grande interesse.


È stupendo poter immortalare
le caprette selvatiche!



 
I ciottoli bianchi e arrotondati 
di Portonovo.




📷 Foto 
di Marco Perozzi 

24 luglio 2021

Raccolgo conchiglie


Raccolgo conchiglie
sulla sabbia bagnata. 
Piccoli e bianchi 
ricordi del mare.
Porto via conchiglie
e lascio pensieri. 
Mi metto a nudo
con il mare
spaziando 
con la mente
ed il cuore.
Raccolgo quiete
e conchiglie 
mentre ascolto
il rumore del mare.

🐚



21 luglio 2021

"Il cuore che ride" di Charles Bukowski



La tua vita è la tua vita
non lasciare che le batoste 
la sbattano nella cantina
dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce
ma la vince sulle tenebre. 
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno
delle occasioni.
Riconoscile.
Afferrale.
Non puoi sconfiggere 
la morte ma 
puoi sconfiggere la morte
 nella vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente,
più luce ci sarà. 
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai. 
Tu sei meraviglioso
gli dei aspettano di compiacersi
in te.



20 luglio 2021

"Sono pesante" di Susanna Casciani


Sono pesante. Non lascio perdere.

È che mi sembra tutto-tutto-tutto importante. Magari mi sbaglio, magari non è vero, magari niente è veramente degno di nota, degno di tempo, degno di attenzione.

Solo che io non ce la faccio, forse sono venuta al mondo per perdermi dietro a quei particolari che nessuno nota più, per dare spiegazioni che non interessano a nessuno, per fare caso a mondi che ad altri sembrano idiozie. Magari dovrei fare più attenzione al disegno, alla meta, al "grande" e non all’insignificante.

Oggi non interessa a nessuno se mentre stavi andando a lavoro hai visto un prato di cui non ti eri mai accorto, l’importante è che tu arrivi.
Oggi non importa a nessuno se un giorno ti sei svegliato e hai sentito la necessità di indossare cinque colori diversi solo per mostrarti più allegro, per non morire dentro. L’importante è che tu faccia quello che devi.

Sono pesante, sono permalosa.

Non ricordo date, non ricordo le capitali, non ricordo i nomi dei più grandi artisti di tutti i tempi. Non ricordo i nomi delle strade e non ricordo mai che lavoro fa la gente.
Ricordo bene se qualcuno mi ferisce, però. Ricordo bene se qualcuno ha gli occhi tristi, o se li ha pieni di gioia infinita.

Ho sempre paura di essere fraintesa, è vero. È che credo, credo fermamente, che tutto questo pressapochismo, tutta questa "leggerezza" di cui in tanti dicono di aver bisogno, tutto questo "ne riparleremo poi", tutto questo "le cose stanno così, pace!" non faccia per me.

Io sanguinerei, mi farei sanguinare le labbra pur di essere precisa in quello che dico e faccio.
Io, perché io so che basta una parola, una piccola parola a far piangere una persona per notti e notti intere.
Non io, io non lascio perdere. 
Io cercherò di far piangere meno persone possibili, perché sono i particolari ad uccidere. 



19 luglio 2021

Mi scrivi


Mi scrivi 
lettere d'amore.
Tante.
Le leggo 
e rileggo.
Parola 
dopo parola.
E in ognuna di esse
scavo ed esploro
per trovare 
anche lì 
ancora amore.
Lì nel profondo 
per estrarre
carpire
ogni alito 
di desiderio
e ardore.
Le tue 
lettere d'amore.
Tante
che leggo 
e rileggo.





16 luglio 2021

Le parole


Dove vanno
le parole non dette 
quelle dolci belle
profonde importanti 
piene d'amore e perdono. 
Non vanno. 
Se ne stanno lì 
in un cuore
offeso e indurito.
Ingabbiate.
Nei silenzi affondate.
Dove vanno 
invece 
le parole dette
urlate rabbiose 
e pungenti 
gridate in faccia
per ferire. 
Vanno. 
Se ne vanno 
dritte al cuore 
dell'altro 
e fanno un gran male.

🤍



13 luglio 2021

Isole Tremiti



Sono cinque le piccole isole che formano le Isole Tremitiarcipelago nel mare Adriatico, in Puglia, a 12 miglia di distanza, a nord dalle coste del Gargano.
Collegate alla terraferma da traghetti e aliscafi che partono da Termoli, in Molise, non è possibile  portare lì automobili perché sono ammesse solo quelle dei residenti.


Le Isole Tremiti, conosciute come "Perle dell'Adriatico", essendo molto ambite dai turisti italiani e stranieri, per chi volesse visitarle, se solo per un weekend o per più giorni, si consiglia di prenotare con un largo anticipo, sia dove soggiornare sia il traghetto per le traversate.


Conosciute anche come "Diomedee", le Tremiti rappresentano un angolo di paradiso grazie alla natura ancora selvaggia e incontaminata.


Sono le particolarità delle sue insenature, i promontori, le coste alte e rocciose, con falesie a strapiombo sul mare, le grotte, le calette, il mare limpido, i fondali trasparenti, i fari e alcuni resti di monumenti, di particolare interesse culturale, ad attrarre i turisti. 



Sono, quindi, una meta ideale per chi cerca una vacanza in piena libertà a contatto con la natura, il clima gradevole, l'aria pura, una vegetazione rigogliosa ed un'ottima cucina delle specialità del posto.


I molti turisti apprezzano le sue baie con gite in barca oltre ai sub per i tanti punti di immersione e la bellezza dei fondali, dalle sfumature di verde chiaro, blu e turchese.


Particolari uccelli, le Diomedee, appunto, popolano le scogliere delle Isole Tremiti ed hanno un canto davvero singolare.


L'economia delle Isole Tremiti è basata prevalentemente sulla pesca e, soprattutto, sul turismo estivo.
Per anni sono state il rifugio preferito di Lucio Dalla; luoghi dove il cantautore ha tratto ispirazione per le sue canzoni.


Delle Isole Tremiti solo due sono abitate: l’Isola di San Domino e l’Isola di San Nicola.
Nella prima si concentrano la maggior parte delle strutture turistiche. Qui, la Cala delle Arene, rappresenta la più grande delle spiagge, poche altre, insieme a piccole calette sono disseminate qua e là. Sono raggiungibili via mare o mediante sentieri, alcuni, però, un po' impegnativi.


San Nicola è storicamente ed artisticamente la più importante delle isole, dove si trovano diversi monumenti: fortificazioni, muraglie, torri, chiese e una fortezza-abbazia, Santa Maria a Mare, che ricopre un rilevante interesse storico e architettonico.


Bar e ristoranti si trovano su entrambe le isole, mentre le strutture alberghiere si concentrano su San Domino.


Capraia, detta anche Caprara, è disabitata e prevalentemente rocciosa, con rada vegetazione e macchia di lentisco e capperi. A pochi metri dalle sue rive si trova una statua sommersa di San Pio.

Pianosa è invece un pianoro roccioso anch'esso completamente disabitato. Rientra integralmente nella Zona A, ovvero la Riserva Marina Integrale. Questo comporta, alcuni limitazioni e divieti per quanto riguarda l'approdo, la navigazione, la pesca e le immersioni.

L'isolotto del Cretaccio, è considerato il maggiore degli scogli dell'arcipelago, privo di vegetazione.
Di natura argillosa, una creta giallastra, che costantemente è erosa dalle acque. 




📷 Foto di
     Marco Perozzi 



11 luglio 2021

Il mare racchiude...

Dipinto
di Vicente Romero Redondo

"Il mare racchiude più sapere di qualsiasi altra cosa sulla terra, se sei capace di farlo parlare.
Conosce tutti i vecchi segreti, perché lui stesso è così antico, più antico di tutto. 
Anche i tuoi segreti conosce, non illuderti. 
E se tu ti abbandoni a lui completamente e lasci che si prenda cura di te, se non ti intrometti con le tue insignificanti obiezioni, se non ti intestardisci su ciò che è troppo effimero e insignificante perché il mare se ne curi o persino ascolti che cosa mai vai borbottando mentre parla, mentre sta per rovesciarsi sopra la barca, allora può dare pace alla tua anima, sempre che tu ne abbia una."


Dal libro "Pellegrino sul mare

di Pär Lagerkvist



6 luglio 2021

" I ragazzi che si amano" di Jacques Prévert


I ragazzi che si amano 
si baciano in piedi 
contro le porte della notte 
e i passanti che passano
 li segnano a dito 
ma i ragazzi che si amano 
non ci sono per nessuno 
ed è soltanto la loro ombra 
che trema nel buio
 suscitando la rabbia dei passanti 
la loro rabbia il loro disprezzo
 i loro risolini la loro invidia.
I ragazzi che si amano 
non ci sono per nessuno 
loro sono altrove 
ben più lontano della notte 
ben più in alto del sole
 nell’abbagliante splendore 
del loro primo amore.


2 luglio 2021

Le "Himalaya" di HERMÈS

La "Birkin Himalaya
e la "Kelly Himalaya", 
di HERMÈS
sono oggi tra le borse più ricercate 
e costose al mondo.


Entrambe sono realizzate
 in pelle di coccodrillo bianco 
del Nilo, 
tinto artigianalmente. 

"Himalaya"
non perché è il luogo di provenienza 
dei materiali ma perché le sfumature 
bianche e grigie ricordano il manto 
della vetta innevata dell'Himalaya. 

L'Himalaya Niloticus Crocodile 
Diamond Birkin 30, 
con dettagli in oro bianco 18 carati 
e diamanti, ha un prezzo stimato 
 di HK $ 1.000.000 - $ 1.500.000.

Sono bellissime borse, 
certamente oggetti di culto
 e di collezionismo... 
ma non sono per tutte ! 
 Con qualche zero in meno, 
forse... 
 Non potrebbero, però,
 poi essere così preziose, 
non avrebbero poi il ruolo 
di "status symbol",
 non sarebbero poi 
oggetto di lusso...