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26 ottobre 2013

Halloween festa pagana, tra leggenda e tradizione



Anche quest’anno, per la festa di Halloween, molti sono i negozi addobbati con tipiche decorazioni e tutto l’occorrente per feste in maschera, per lo più per giovani e bambini: zucche, pipistrelli, gatti neri, fantasmi, streghe, zombi e vampiri.

Festa pagana, ha origini nell’antica civiltà Celtica dove era tradizione festeggiare l’ All Hallows' Eve Day, (la Vigilia di Ognissanti). Oggi per lo più espediente commerciale, arriva alla tradizione e al folklore attuale, sulla scia di quella americana, dove i bambini in questa notte vanno di casa in casa dicendo "trick or treat" (dolcetto o scherzetto) cioè o mi dai qualcosa o ti faccio un sortilegio.


È comunque una zucca, a simboleggiare la festa di Halloween, svuotata dalla polpa e intagliata in modo da ricordare una faccia sogghignante, con al centro un lume acceso, che sistemata alla finestra o davanti alla porta delle case serve per esorcizzare la morte, la paura dell'aldilà e dell'inferno.


La leggenda racconta che Jack, un vecchio fabbro, miserabile ed ubriacone, si divertisse a fare scherzi un po’ a tutti. Un giorno sul suo cammino incontrò il Diavolo che, arrampicato su un albero, venne intrappolato da Jack, circondando il tronco di croci. In cambio della libertà, gli strappò la promessa di non prendersi la sua anima quando sarebbe morto.

Qualche anno dopo, quando Jack morì, non venne lasciato entrare in Paradiso perché gran peccatore, per cui si recò all'inferno dal Diavolo, il quale però, mantenne la sua promessa e non gli permise di entrare all'inferno. 
Jack, impaurito e destinato a vagare per sempre nelle tenebre tra l'inferno e il paradiso, chiese al Diavolo qualcosa per farsi luce, il quale spazientito, gli lanciò dei carboni ardenti. Li posizionò in una rapa dopo averla scavata, che portava sempre con sé perché era uno dei suoi cibi preferiti. 
Da quel momento in poi, Jack si aggirò sulla terra senza un posto dove andare, illuminando la via come poteva, con la sua Jack O'Lantern.


Così nel giorno dei morti gli irlandesi scavavano rape, barbabietole e patate, inserendo dentro una fonte di luce che tenesse lontano gli spiriti maligni. 
Nel 1800 quando ci fu una forte emigrazione irlandese in America le zucche, più grandi e più facili da scavare, sostituirono le rape. 
I simboli usati, per la festa di Hallowen, appartengono al mondo dell'occulto e molti oggetti sono imitazioni di quelli usati nelle pratiche di stregoneria.

                           🎃 🎃 🎃

Forse non tutti amano questa festa e, 
anche nel mondo cattolico
 la concomitanza del 1 novembre
Festa di Tutti i Santi,
 e del 2 novembre
Commemorazione dei Defunti, 
disturba per l’aspetto macabro 
e carnevalesco di Halloween,
 che contrasta 
con i sentimenti religiosi 
e personali riguardo alla morte, 
la discrezione e il rispetto 
nei confronti dei defunti.




6 ottobre 2013

Lampedusa... e ci risiamo.




E ci risiamo. Commozione, dispiacere, dolore,  compassione, qualche lacrima... ma anche tanta indignazione e tanta stanchezza per queste vicende che, purtroppo, accadono all’ordine del giorno.
I lampedusani sono da ammirare e ancor più coloro che, in prima linea, sono lì a soccorrere, ad accogliere, a dare conforto... e alle istituzioni che con pochi mezzi, a volte inadeguati o insufficienti, sono lì a dare cibo, vestiario, coperte, farmaci e un tetto a questa povera gente, che davvero ho nel cuore. 
Ma non basta. 
Penso serva solo a tamponare una millesima parte del problema. 
Popoli non lontani dal nostro paese eppure con culture, tradizioni, usi e costumi diversi da noi ma, comunque, tutti degni di rispetto.
Basterebbe per loro un minimo di dignità  per vivere serenamente. 
Colpa loro o delle nazioni “potenti” che vogliono così ? 
Tanti, troppi popoli lasciati a se stessi, abbandonati, senza cultura, senza futuro, senza risorse, né acqua, né infrastrutture utili e né tecnologie per poter sfruttare le ricchezze del proprio sottosuolo. 
Popoli in mano a despoti o capo tribù che tolgono qualsiasi forma di libertà. 
Dove è il resto del mondo se non a pensare al proprio benessere, alla propria crescita economica, agli agi, alla ricchezza, al lusso? 
Guerre, tirannia, criminalità, indigenza, fame... 
E loro cosa fanno ? 
Scappano, fuggono speranzosi in un futuro migliore, un futuro per le loro famiglie e i loro figli. Altri restano lì, imbracciano i fucili e si difendono come possono a costo di perdere la propria vita. 
E a proposito di bombe, armi, fucili e quant’altro possa servire per fare guerriglie, per uccidere, da dove provengono queste armi se non dai molti paesi dove il traffico d’armi rappresenta  una grande risorsa e ricchezza ?! 
Troppi gli interessi e troppa l’indifferenza verso questi popoli considerati una minoranza, piccoli e impotenti potremmo dire. 
Per l’Occidente va bene così.