La Ragazza col turbante, conosciuta anche come Ragazza con l'orecchino di perla, è un dipinto a olio su tela (44,5×39 cm) di Jan Vermeer.
Dipinto intorno al 1665 è conservato nella Pinacoteca Reale Mauritshuis dell'Aia, dove sono ospitate molte altre meravigliose opere d'arte del periodo di Vermeer e Rembrandt.
La Ragazza col turbante è considerata la "Monna Lisa olandese" e rappresenta uno dei dipinti più noti dell'artista.
Varie sono le teorie se sia un ritratto di una giovane realmente esistita, magari commisionato da un cliente benestante, oppure una bellezza idealizzata; per tutti è, in ogni caso, un vero gioiello d'arte molto affascinante.
Sulla vita e sulle opere di Jan Vermeer (Delft 1632 - 1675) si hanno poche notizie.
Tutti i suoi dipinti sono di piccole dimensioni e solo meno di quaranta sembrano essere sicuri, di cui solo tre datati con certezza.
Vermeer era figlio di un locandiere e mercante d'arte e proseguì lui stesso questa attività dopo la morte del padre, nel 1655. Sposò Catharina Bolnes, donna di benestante e cattolica famiglia di Gouda;
si convertì al cattolicesimo e con lei ebbe 15 figli, di cui solo undici furono registrati come nati vivi.
Nei suoi dipinti traspare l'influsso dell'arte di Rembrandt. Vermeer amava dipingere scene di interni, la vita quotidiana composta da pochi personaggi, più frequentemente figure femminili isolate nelle attività domestiche. Dipingeva nel suo studio, dalle cui finestre, a sinistra, arrivava la luce.
Finestre socchiuse, giochi di luce, penombre, controluce... dove sboccia la bravura e il genio di Vermeer.
La luce, i toni del colore, le sfumature, le ombre, la prospettiva sembra siano legati al suo studio delle speciali qualità delle immagini ottiche.
Vermeer pare, infatti, che abbia fatto uso della camera oscura come una "macchina per la composizione", tecnica questa che gli ha facilitato la perfetta illusione prospettica della profondità.
La "Ragazza con l'orecchino
di perla"
magnifica pittura
di una semplicità sorprendente
che incanta, cattura.
Un vero capolavoro.
Su uno sfondo scuro, la ragazza è a mezzo busto di profilo e ruota la testa di tre quarti verso lo spettatore, in favore della luce proveniente da sinistra. Indossa un mantello color rame e una camicia bianca di cui si vede solo il colletto. Ha un turbante azzurro che avvolge la testa e un drappo giallo annodato che pende fino alle spalle.
La luce ne illumina il volto, è giovane, bella, con labbra carnose rosse e fa un sorriso appena accennato, ha occhi grandi e il naso sottile.
E poi c'è "l'orecchino" che cattura anch'esso la luce. È di grandi dimensioni ed è a forma di goccia.
La ragazza appare di modeste condizioni, ed essendo i gioielli, in quei tempi, prerogativa delle dame aristocratiche e dell'alta borghesia, e le perle preziose e rare, questo esemplare di grandi dimensioni, a parere di alcuni studiosi, in natura non esisterebbe; potrebbe quindi trattarsi di un'imitazione in vetro soffiato di produzione veneziana.