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16 novembre 2025

Non divulgare mai...


Non divulgare mai 
queste cose intime 
della tua casa.
Ci sono dolori 
che non vanno raccontati 
in strada. 
Ci sono battaglie 
che si combattono in silenzio, 
con preghiera e saggezza.

🔸️ I conflitti tra fratelli.
Non trasformare i litigi familiari in pettegolezzi. Ciò che oggi fa male, domani può guarire… ma le parole dette fuori non potranno più essere cancellate.

🔸️ Le malattie croniche.
Non tutti meritano di conoscere le tue diagnosi. La vera compassione è rara, e molti vogliono sapere solo per morbosità, non per amore.

🔸️ I debiti e le minacce.
Chi non può aiutarti, non ha nemmeno bisogno di saperlo. Proteggi la tua dignità, la tua pace mentale e difendi i tuoi cari da giudizi inutili.

🔸️Le dipendenze o le cadute dei tuoi figli.
Non esporre ciò che è ancora in fase di guarigione. Dio continua a scrivere le loro storie: non hanno bisogno di vergogna, ma di amore, guida e protezione.

La prudenza è una forma di difesa. Non tutti quelli che ti ascoltano ti rispettano. E non tutti quelli che ti fanno domande lo fanno con sincero interesse.
Chiudi la bocca, apri la preghiera e proteggi la tua casa.


Dal web


12 novembre 2025

Ti presterò un cane

"Ti presterò un cane, te lo presterò per un tempo già stabilito", mi sussurò una voce, "lo amerai in vita e piangerai la sua morte. 
Resterà con te per 12 o 14 anni , forse per molto più o forse per molto meno. Lo farai? Ti prenderai cura di lui finchè non tornerò a prenderlo?
Farà cose che ti lasceranno a bocca aperta e del tempo che resterà con te si riempiranno i ricordi che alleggeriranno la sua perdita, quando sarà.
Non potrà rimanere per sempre perchè tutto cio che è terrestre è destinato a finire.
Ci sono lezioni che voglio che impari questo cane e per questo ho cercato in tutto il mondo un maestro per lui, ho scelto te.
Ripagherai il mio sforzo donandogli tutto il tuo amore? Sarai in grado di non odiare la vita e il mondo intero quando me lo verrò a riprendere?"

Risposi:
"Si, sono pronto e saprò amarlo , la gioia e la tenerezza di cui mi riempirà la vita saranno in grado di colmare il dolore della perdita quando lo vorrai di nuovo con te , di questo sempre gli sarò grato.
Spero che tu venga molto tardi, ma quando sarà, saprò capire.
Se attraverso il mio amore sarò riuscito a soddisfare il tuo piano per lui, allora aiutami ad essere forte quando piangerò mentre lo porti via.
E ricordandolo capirò che quello che ha imparato da qualcuno, sono io…
Dedicato a tutte le persone a cui lo stai venendo a prendere".

Dal web

Buon Ponte dell'Arcobaleno ❣️
🐾  ROY  🐾


11 novembre 2025

Pace non è solo...


 "Pace non è solo
il contrario di guerra, 
non è solo lo spazio temporale 
tra due guerre… 
Pace è di più. 
È la legge della vita. 
È quando noi agiamo
 in modo giusto 
e quando tra ogni singolo essere 
regna la giustizia."

Proverbio degli Irochesi


10 novembre 2025

Trattate bene la Terra


 "Trattate bene la terra: 
non è stata data a voi 
dai vostri genitori, 
ma vi è stata prestata 
dai vostri figli. 
Noi non ereditiamo 
la terra dai nostri antenati, 
la prendiamo in prestito 
dai nostri eredi."

Proverbio dei 
Nativi Americani


8 novembre 2025

Una volta chiedevo scusa


Una volta chiedevo scusa. 
Sempre. 
Anche quando a sbagliare non ero io. 
Chiedevo scusa pur di non perdere chi amavo.
Le mie scuse…
perché non ero mai abbastanza,
mai perfetta,
mai bella,
mai giusta.
Amavo, mi scusavo e mi obbligavo ad avere una cornice che non sapeva contenermi, incapace d’illuminarmi.
Poi un giorno ho smesso: le scuse sono finite, le illusioni anche.
Ho deciso di non essere più un quadro con una brutta cornice e sono diventata scultura scolpita dai miei sogni e levigata dalle mie insicurezze.
Sono un’opera imperfetta, compresa da pochi artisti sconosciuti e giudicata da molti critici improvvisati…
… non vorrei essere nient’altro di quella che sono: unica. Come ogni essere umano.
Con il mio orgoglio, quello che ferisce e che viene ferito…
Con la mia dignità, quella che salva sempre…
Con la mia paura di amare, quella che mi protegge…
Con le mie attese, quelle che fanno comprendere i silenzi…
Con la mia impazienza, quella che fa bruciare…
Con la mia fragilità, quella che mi rende umana piangendo o ridendo troppo e senza motivo…
A volte continuo a chiedere scusa: a me stessa… quando pur di non perdere chi amo sono pronta a perdere un pezzo di cuore, quello che non sarà mai di marmo e che aspetta un nome da scolpire e due occhi da respirare.

Natascja Di Berardino

4 novembre 2025

Allora, care maestre...


"Cara signora, dovrebbe stare più attenta ai compiti di suo figlio: ieri li ha fatti sbagliati."
"Senta signora, dovrebbe seguire di più il bambino: ogni tanto si dimentica libri e quaderni a casa."
"Cara mamma, dovrebbe stargli più dietro: oggi aveva nella cartella un libro di troppo e inoltre ha perso la gomma."
... e così via, dal primo giorno di scuola.

Allora, care maestre, vi scrivo una lettera che vale per sempre, per tutte le volte che avete sorriso con sopportazione alle mie risposte, ma senza comprenderle appieno.
Questa è la risposta di una mamma che ha già fatto la scuola elementare e pensava di aver concluso decine di anni orsono.
Di una mamma degenere.

Trovo molto bizzarro che i rimproveri sul quaderno di mio figlio siano indirizzati a me piuttosto che al bambino. Perché su quella seggiolina minuscola il mio fondoschiena abbondante non ci starebbe, e per fortuna a scuola viene lui e non la sua mamma.
È piuttosto buffo che venga richiesto il mio costante intervento per compiti troppo complessi, troppo lunghi, troppo noiosi. Perché vi confesso che quei compiti li so svolgere brillantemente, da genio della classe, ma purtroppo li avete assegnati a lui e non a me.

E mi fa divertire che venga insinuato che non seguo i miei figli perché ogni tanto dimenticano uno dei tre/quattro libri che hanno per ogni materia, talmente complicati che occorre il diploma di scuola superiore per capire quali portare e quando. Io per fortuna ho anche la laurea ma mio figlio no, e in fondo è lui che deve organizzare la propria cartella con i testi che voi avete adottato.

E mi sorprende che venga richiesto a me di fare un lavoro che ho scelto di delegare alla scuola, ossia insegnare a studiare, quando il mio lavoro è tutt'altro.
Perché ritengo che mio compito sia insegnare l'autonomia e l'autostima, ma questo posso farlo solo se i bambini avranno compiti tarati sulle loro possibilità, che siano in grado di svolgere da soli.

Per la loro soddisfazione devono potercela fare senza la guida costante di un adulto che li indirizzi sempre, costantemente, passo passo.
E se questo non accade è forse perché quello che viene loro richiesto è troppo.
Ma non è solo colpa vostra, care maestre.
Perché ci sono genitori che si prestano quotidianamente, con pazienza e dedizione, a fare scuola con loro, a loro, per loro, e questo vi confonde.

Allora per favore mamme premurose aiutate questa mamma degenere: lasciate che i bambini sbaglino e dimentichino libri e quaderni, ogni tanto!
Perché in questo modo gli insegnanti capiranno quali sono i limiti di un bambino di quella età e potranno modificare le richieste in base alle loro capacità.
Non spianate la strada troppo in salita, perchè se gli insegnanti vedranno risultati ottimi continueranno ad alzare il tiro, chiedendo sempre di più e ben oltre le loro possibilità.

Lasciate che sbaglino, che siano rimproverati, che paghino per le loro distrazioni, perché solo così saranno orgogliosi di farcela: perché lo avranno fatto da soli e finalmente avranno imparato.
Non credo sia un merito sedersi ogni giorno accanto ai figli e spiegare cosa devono fare e come. Così facendo confonderete gli insegnanti, che di fronte ai prossimi errori di un vero bambino di 7 anni, anziché capire, non troveranno altra soluzione che sgridare la sua mamma...
La sua mamma degenere.

Rachele Racconta


2 novembre 2025

2 Novembre: commemorazione dei defunti

Oggi 2 Novembre,
è la giornata  della
Commemorazione dei Defunti.

Rivolgiamo un pensiero 
alle persone a noi care
che non sono più qui.


Questa è la toccante poesia
di Henry Scott Holland, 
teologo e scrittore britannico,
da leggere e dedicare 
in questo giorno
dove l'animo è pervaso 
 da ricordi 
e profonda tristezza.

"La morte non è niente"

La morte non è nulla. Non conta.
Io me ne sono solo andato nella stanza accanto.
Non è successo nulla.
Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e tu sei tu e la vita passata che abbiamo vissuto così bene insieme
è immutata, intatta.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il vecchio nome familiare.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce,
Non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Sorridi, pensa a me e prega per me.
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima.
Pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto.
È la stessa di prima,
C’è una continuità che non si spezza.
Cos’è questa morte se non un trascurabile incidente?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Va tutto bene; nulla è perduto.
Un breve istante e tutto sarà come prima.
E come rideremo dei problemi della separazione quando ci incontreremo di nuovo!


1 novembre 2025

1 Novembre: festa di Ognissanti


La Solennità di Tutti i Santi, nota anche come Ognissanti (in latino: Festum Omnium Sanctorum), celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i Santi, canonizzati e non. Inizialmente, i santi venivano celebrati nel giorno del loro martirio. La data fu scelta dalla Chiesa cattolica per volere di Papa Gregorio IV, nel IX secolo. Dal 14 maggio al 1 novembre probabilmente per sovrapporsi a antiche feste pagane (festa di fine raccolto e rinnovamento, come la Samhain celticae per commemorare collettivamente i martiri e i santi.

Destinata non solo ad onorare i santi propriamente detti, poiché l'intenzione della Chiesa è volere abbracciare tutti i fedeli trapassati in grazia e giunti alla glorificazione definitiva in Paradiso.


È festa di precetto.

Martirologio romano.
Solennità di tutti i Santi uniti con Cristo nella gloria: oggi, in un unico giubilo di festa la Chiesa, ancora pellegrina sulla terra, venera la memoria di coloro della cui compagnia esulta il cielo, per essere incitata dal loro esempio, allietata dalla loro protezione e coronata dalla loro vittoria davanti alla maestà divina nei secoli eterni. 


30 ottobre 2025

Sono i colori del momento

Il Burgundy, rosso borgogna,  
e il bordeaux  
sono i colori di tendenza 
per l'Autunno-Inverno 2025/26.


Abiti, cappotti e accessori 
fanno bella mostra nelle vetrine 
di boutique e negozi d’abbigliamento.

Nelle diverse nuance, 
questi colori si abbinano
al nero, tortora, grigio, panna, 
verde, ocra, denim
o borgogna tono su tono,
per outfit eleganti e sofisticati
o moderni e audaci.


Tonalità molto apprezzate
anche nell'interior design 
per la capacità di rendere accogliente
e ricercato qualsiasi ambiente.
Via libera, quindi, su pareti, divani,
testate del letto, cuscini, tende...



28 ottobre 2025

Il vero lusso è casa


Non il resort a cinque stelle, non l’hotel con vista mare, non la spa in cima a una montagna. Il vero lusso, oggi, è poter stare bene a casa propria.

Non perché manchi la voglia di partire, ma perché è confortante trovare la pace interiore tra le proprie mura.

Casa non è solo un luogo: è uno stato mentale. È il profumo del caffè al mattino, il silenzio che ti accoglie quando chiudi la porta, il tuo divano, il gatto che ti viene incontro, i libri lasciati a metà, il pigiama che conosce le tue domeniche.

In un mondo che ci spinge sempre fuori, dove tutto è movimento, appuntamenti, prestazioni, selfie, voli low cost, socializzazione forzata…
la vera ricchezza è potersi permettere la quiete.
Sapersi bastare.
Avere un rifugio, e sentirlo come tale.

Stare a casa non è isolamento, è intimità.
Non è solitudine, è scelta.
È dirsi: sto bene qui, con me. (…)

"Mi piace stare a casa. La mia vita è molto semplice. Leggo molti libri. Guardo tanti film. Ascolto un sacco di musica. Passeggio con il cane. Cucino con la mia famiglia. Sì, sono noioso."

E in tempi in cui tutto corre, dove anche il relax è spesso ostentazione, ritrovare la gioia semplice di un pomeriggio sul divano è un atto rivoluzionario.

E profondamente lussuoso.

Sebastiano Alicata


24 ottobre 2025

"E faremo l'amore" di Charles Bukowski


- Allora cosa faremo?
- L’amore.
- Davvero?
- Si.
- Perfetto, allora mi spoglio.
- E perché ti togli i vestiti?
- Per fare l’amore.
- E chi ti ha detto che devi spogliarti per fare 
l’amore?
- Che io sappia, si fa così.
- No, quello non è amore, quello è possesso.
- Non capisco, e come si fa?
- Lasciati addosso i vestiti e parliamo fino a stancarci, 
fino a provare a decifrarti, fino a conoscere tutto a memoria,
fino a scoprire i nostri segreti più profondi,
fino a scioglierci solo guardandoci,
fino a quando questi occhi si stanchino e mi obblighino a dormire.
- E proverai a tenerli ancora aperti?
- Si, solo per vederti.


20 ottobre 2025

Mamma, devo raccontarti una cosa...

"Mamma, devo raccontarti una cosa che ti farà piangere da morire…"

"Dimmi, tesoro."

"Oggi a scuola mi hanno messo al banco con un bambino… non so bene com’è, sta su una carrozzina, guarda sempre in su, muove la testa e gli scende un po’ di saliva dalla bocca."

"E cos’è che ti ha fatto piangere così tanto, amore mio?"

"Per i primi due giorni non ha mai parlato con nessuno, mamma. Sempre zitto, sempre solo. Te lo giuro!
Oggi invece, che stava al banco con me, mi ha preso la mano… e ha riso."

"E tu, che gli avevi detto?

"Niente! Gli ho solo fatto vedere il mio temperino nuovo, quello che abbiamo comprato ieri. Gli ho dato una matita e insieme l’abbiamo temperata.
Lui teneva la matita, io giravo il temperino…
Mamma, mi veniva da piangere dalla felicità, perché rideva.
Era felice!"

"Speriamo che domani mi lascino ancora al banco con lui… così gli faccio temperare tutte le mie matite.
Anzi, mamma, se potessi, gli farei temperare tutte le matite del mondo."

Marilena Pallareti