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21 aprile 2025

Lunedì dell'Angelo

Dal Vangelo di Marco 16,1-7

1Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. 2Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. 3Dicevano tra loro: "Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?". 4Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. 5Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. 6Ma egli disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. 7Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto".


20 aprile 2025

Auguri di Buona Pasqua


Che la resurrezione 
sia per tutti 
il simbolo della rinascita.
Un nuovo inizio
di pace e amore.
Tutto rinasce, 
se la speranza vive
nei nostri cuori.

🐥🐣🐤
Buona Pasqua!



19 aprile 2025

Pasqua: festa cristiana e di primavera


La Pasqua è la più importante festa della religione cristianaIn questa giornata si celebra la resurrezione di GesùÈ il terzo giorno dalla sepoltura, dopo la sua passione e morte, avvenuta con la crocifissione sul monte Golgota da parte dei Romani, intorno al 30 d.C.
Nella Bibbia (Vangeli e Nuovo Testamento) sono narrate la sua morte e la sua resurrezione.
La Pasqua è una festa mobile perché la sua data varia di anno in anno in base alle fasi lunari. Si celebra la domenica successiva alla prima luna piena dopo l'equinozio di primavera.


La Pasqua è preceduta dalla Quaresima, un periodo di 40 giorni, dove ogni cristiano è invitato al digiuno, alla preghiera e alla penitenza o, quanto meno, ad avvalersi del discernimento per capire l'importanza della conversione, ove è necessaria, quale un'esortazione a cambiare vita e mentalità insieme ad una vita spirituale più retta in virtù degli insegnamenti di Cristo Gesù. La quaresima, tempo per un ritorno all'essenziale, al profondo, alla verità.

L'agnello* è il simbolo per eccellenza della Pasqua, presente nell'Antico Testamento della Bibbia.  Tradizione ebraica e, ancora oggi,  tradizione per la religione cristiana.
Come l’agnello sacrificale, così Cristo si è immolato per la salvezza dell’Umanità. Agnello e Cristo simboli di purezza, di sacrificio, di innocenza e mancanza di colpa: la base del simbolismo dell’agnello nella religione cristiana.


Altri simboli sono: la croce immagine di  sacrificio,  il cero pasquale che rappresenta la luce di Cristo e la vittoria sulla morte, le campane il cui suono accompagna momenti di festa, di gioia...
Molte altre sono le tradizioni e i simboli legati alla Pasqua, derivanti da usanze popolari.
È l'uovo simbolo universale di vita e di rinascita, la colomba simbolo di pace, il coniglio gioioso e prolifico simbolo dell'arrivo della primavera, l'ulivo simbolo di pace, vittoria e vita, i fiori di pesco fiori di primavera, simbolo di bellezza, rinascita e prosperità.

Nota*: l'agnello,  pur rappresentando il simbolo centrale della Pasqua, per me e per molti altri come me, rimarrà tale solo nelle immagini e nei testi e mai nei nostri piatti, non solo per il pranzo pasquale.


18 aprile 2025

Venerdì Santo: passione e crocifissione di Gesù


 Oh Gesù 
perdona noi che ancora 
ti facciamo del male 
con le nostre malefatte, 
 i nostri egoismi,
l'indifferenza,
l'odio che persiste
nei nostri cuori,
le guerre, 
il dolore dei bambini... 
Questa è un'umanità peccatrice, 
sempre più allo sbando,
sempre più lontana da Te. 
Perdonaci Gesù. 
Abbi pietà di noi.
Non ci abbandonare,
tendi a noi la mano 
e converti i nostri cuori.



16 aprile 2025

Ho fatto tanti errori

 

Ho fatto tanti errori
nella mia vita.
Questo ognuno di noi lo dice.
Quello che non sappiamo dire
 è questo:
ho fatto tanti errori
nella vita degli altri.

Franco Arminio


15 aprile 2025

Esiste il primo...

 

Esiste il primo amore...
il primo bacio,
il primo giorno di mare.
Siamo pieni di prime volte.
Ma, la verità, è che
le cose che conteranno davvero,
saranno le ultime.
Le persone che restano,
le giornate che non finiscono mai.
E io amo le ultime volte,
mi piacciono le cose che restano.

Alessandro Di Domizio


10 aprile 2025

"Non sollevare il velo dipinto" di Percy Bysshe Shelley

Arte digitale 

Non sollevare il velo dipinto che quelli che vivono chiamano Vita: per quanto forme irreali vi siano rappresentate, e tutto quello che vorremmo credere vi sia imitato a colori capricciosamente, dietro stanno in agguato Paura e Speranza, destini gemelli, che tessono l’ombre in eterno sopra l’abisso cieco e desolato. 
Un tempo conobbi un uomo che aveva provato a sollevarlo: cercava con il suo cuore tenero e sperduto cose da amare, ma ahimé non ne trovò, né trovò nulla di ciò che il mondo tiene cui poter dare la propria approvazione.
Passò in mezzo alla folla distratta, splendore in mezzo all’ombre, una macchia di luce su questa lugubre scena, uno spirito in lotta per giungere a cogliere il Vero, ma come accadde anche al Predicatore non poté trovarlo.


6 aprile 2025

Alice e Bianconiglio

🍃💚🍃

"Ma tu mi ami?" chiese Alice.
"No, non ti amo." rispose il Bianconiglio.

Alice corrugò la fronte e iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita.

"Ecco, vedi? - disse il Bianconiglio - Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesci a volerti almeno un po’ di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. 
Perché ci saranno dei giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò. Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione. 
Ma se non ti ami almeno un po’, se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno.
La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa. 
Perciò, Alice no, non ti amo. Non posso farlo."

Alice 
nel Paese delle Meraviglie 
(Alice in Wonderland
Romanzo del 1865, 
scritto da Charles Lutwidge Dodgson 
sotto lo pseudonimo 
di Lewis Carroll. 


3 aprile 2025

"Ma tesoro, da dove vengono tutti questi soldi?"

Una coppia sposata da oltre 60 anni aveva condiviso tutto, tranne un segreto. L'anziana signora custodiva una scatola di scarpe in cima al suo armadio e aveva sempre detto al marito di non aprirla né di chiedere cosa contenesse.

Un giorno, quando la donna si ammalò gravemente, il medico disse che non si sarebbe più ripresa. Mentre si preparavano a sistemare le sue cose, il marito prese la scatola e la portò accanto a lei. La donna acconsentì che fosse giunto il momento per lui di scoprire cosa ci fosse all'interno.
Quando l'uomo aprì la scatola, vi trovò due bambole all'uncinetto e una pila di denaro per un totale di 95.000 dollari. Sorpreso, le chiese spiegazioni.

"Quando ci stavamo per sposare", spiegò lei, "mia nonna mi disse che il segreto di un matrimonio felice era non litigare mai. Mi consigliò che, ogni volta che mi fossi arrabbiata con te, avrei dovuto tacere e fare una bambola all'uncinetto."

Il marito, profondamente commosso, si rese conto che in tutti quegli anni la moglie si era arrabbiata con lui solo due volte, e ne fu sopraffatto dalla gioia.
"Ma tesoro", le chiese, "da dove vengono tutti questi soldi?"
Lei sorrise e rispose: "Oh, quelli li ho guadagnati vendendo le bambole!"

Dal web


30 marzo 2025

Dipingo me stessa


▪️🔸️  Frida Kahlo 🔸️▪️

"Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio."

"Dipingo i fiori per non farli morire."

"Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere."

"Pensavano che anche io fossi una surrealista, ma non lo sono mai stata. Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni."


Durante la sua vita, Frida Kahlo ha realizzato principalmente  autoritratti dove ha provato ad esorcizzare  la sua sofferenza fisica, psicologica e le tante, troppe, esperienze traumatiche.
Autoritratti surrealisti, singolari, oggi tra i più famosi della storia dell'arte dell'ultimo secolo. Donna libera, rivoluzionaria, indipendente, dalla personalità molto forte, passionale fino all'inverosimile... 
Frida, felice di essere viva, nonostante tutto.
Donna caparbia, determinata, fedele al suo  credere profondamente a quell'amore pur tormentato e ai suoi sogni.
Forse stanca, stremata da tanto dolore, morì nel 1954, a Città del Messico, a 47 anni lasciando un grande vuoto nel mondo dell’arte. 
Frida, è simbolo di ribellione, emancipazione e alla stesso tempo di resilienza e coraggio.
Frida, un'icona eterna di femminismo moderno.


27 marzo 2025

"Gente che sa vivere" di Alda Merini


A volte conosci persone che non hanno una grande cultura, né una grossa istruzione, ma che hanno grande umanità e bontà d'animo. 
Nei loro comportamenti scorgi tanta sensibilità e comprensione. 
Tutto ciò le rende belle persone. lo le definisco "gente che sa vivere"

Poi conosci persone istruite, acculturate, plurilaureate che non hanno il senso del rispetto, dell'educazione, dell'umiltà. Non ho una definizione per queste persone.

So solo che se dovessi scegliere tra le une e le altre, sceglierei sempre quelle che "sanno vivere".


23 marzo 2025

La vita illustrata di San Giacomo della Marca


L'affascinante e avventurosa vita di san Giacomo della Marca raccontata per immagini, attraverso il linguaggio della comunicazione visiva per raggiungere i più piccoli, ma non solo.
...
Sindaco di Monteprandone 
Sergio Loggi 

...
Ritengo che questo semplice e speciale libro potrà facilmente destare in molti il desiderio di conoscere e approfondire la vita e le gesta di san Giacomo della Marca e chissà... forse qualche regista, un giorno, potrà dare alla luce un film di spessore sulla vita di san Giacomo della Marca, affinché la sua vita e la sua santità possano, ancora di più, essere conosciute da molti.
Il Signore benedica chi ha realizzato quest'opera e faccia in modo, per l'intercessione di san Giacomo della Marca, che diventi uno strumento portatore di grazia e di fede per tutti coloro che lo sfoglieranno e lo leggeranno.
Ministro provinciale
P. Simone Giampieri


GLI ACQUERELLI 
DELLA VITA 
DI SAN GIACOMO

L'idea di una vita illustrata di san Giacomo è nata a Monteprandone, durante la visita alle scuole elementari del territorio, vedendo i bambini che rimanevano affascinati dai racconti avventurosi della sua storia!
Il loro stupore e la loro meraviglia hanno incantato anche me e come me p. Marco Buccolini, il precedente guardiano del Santuario. Da lì è nato il progetto di far conoscere più a fondo, e in modo agile, la vita del grande frate di Monteprandone, scegliendo tra gli episodi più caratteristici e affascinanti della sua vita.

A livello storico, la ricostruzione delle scene con Sabrina Spurio è stata fatta con particolare attenzione, seguendo principalmente il racconto della Vita di san Giacomo, scritta In tre redazioni da fra Venanzio da Fabriano "suo segretario" e fedele accompagnatore, confrontando e integrando (quando mancavano) le preziose notizie autobiografiche presenti all'interno dei suoi sermoni e i documenti e le cronache del tempo; anche le fonti iconografiche di alcuni dipinti del Quattrocento sono state utilizzate come sorgente d'ispirazione per realizzare diverse scene.
Questa storia, quindi, non è solo per i più piccoli, ma anche i grandi e gli appassionati potranno ritrovare numerosi e interessanti dettagli storici.

Sfogliando queste pagine il lettore vedrà come san Giacomo ha vissuto fatiche, sfide, imprevisti e difficoltà ma è stato sempre accompagnato dalla grazia del Signore che ha tanto amato! Ha potuto realizzare imprese incredibili agli occhi di un contemporaneo (e anche ai nostri occhi), proprio perché ha messo tutto il suo cuore e i suoi numerosi doni in quello che faceva, animato dal desiderio di portare pace, aiuto, giustizia, conforto e sollievo a quanti incontrava lungo il suo cammino.

L'augurio è che questa storia possa far riscoprire ancora di più la bellissima figura di san Giacomo della Marca!
Buona lettura!
P. Lorenzo Turchi