Dal n 30 (1 agosto 2013)
- L’Espresso -
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Sai ancora essere gentile ?
di Daniela Condorelli
di Daniela Condorelli
"Maleducati, incivili, scortesi, aggressivi. Sempre di più. Sono
gli italiani, ovunque: in casa, in auto, per strada, all’estero, persino on
line. Non c’è modo di non inciampare in una storia di ordinaria maleducazione,
e cimentarsi in un elenco è imbarazzante. Sui treni, nelle carrozze del
silenzio, c’è sempre chi sbraita i fatti propri incurante del vicino. Nel traffico,
non manca mai chi inveisce non appena scatta il verde, se il malcapitato in
prima fila non ha il piede sull’accelleratore."
...
"La maleducazione è figlia di quella ribellione contro la
formalità delle regole che nasce negli anni settanta. Il saluto è diventato
facoltativo, il lei è quasi scomparso, non ci si è più alzati in piedi all’ingresso
dei professori: via divise, grembiuli, segni di rispetto e di riconoscimento
dei ruoli. Senso della gerarchia azzerato: ecco allora il caos dell’egocentrismo
e quella scontata abitudine a considerare solo se stessi. Per favore, grazie,
prego: mini parole che istillano la coscienza del dono e preludono alla
gratitudine. Non tutto è dovuto. Il mondo non è a tua disposizione."
(Federica Mormando
psichiatra - psicoterapeuta)
...
Perchè se in famiglia si è maleducati, fuori ancor di più. Rivelatrice
la ricerca dell’associazione “ Donne e qualità della vita” su 500 albergatori
europei, che rivela la maleducazione dei nostri marmocchi in trasferta. Vivaci e
capricciosi, schiamazzano, scrivono sui muri delle camere e corrono nei
corridoi degli hotel. I più educati sono i figli degli svedesi, seguiti da
danesi, svizzeri, irlandesi e inglesi.
Empatia, lealtà, rispetto, attenzione... buone maniere,
cortesia, educazione, tatto, nobiltà d’animo, cordialità... senso civico.. ti
voglio bene, mi manchi, volentieri... gesti d’amore, baci...
...
Sono tante le
iniziative per promuore la gentilezza:
nelle scuole, nei club, attraverso
libri, fiabe, fotografie, fumetti, manifesti, campagne pubblicitarie, concorsi ...
istituzione della giornata mondiale della gentilezza il 13 novembre.
Gentilezza contrapposta
al bullismo e all’inciviltà.
al bullismo e all’inciviltà.
Gentilizza non intesa
come l’essere un perdente,
come l’essere un perdente,
un nostalgico,l’essere un debole
ma intesa come lealtà,
empatia, rispetto, attenzione,
comportamento fraterno.
ma intesa come lealtà,
empatia, rispetto, attenzione,
comportamento fraterno.