Nella tua vita hai a
che fare con cose piacevoli, devi ammetterlo, ma molte volte hai anche a che
fare con beghe, circostanze o traversie, più o meno spiacevoli e dolorose.
In certi momenti sembra
proprio che la sfiga ti cammini dietro come un ombra.
Anzi, potresti dire
che ti preceda quasi a farti strada verso la sventura.
Sei solito ripetere:
“Non me ne va bene una, a me !”.
“Non me ne va bene una, a me !”.
Oppure, come dice un
vecchio detto:
“Se mi mettessi a fare cappelli gli uomini nascerebbero senza testa”.
“Se mi mettessi a fare cappelli gli uomini nascerebbero senza testa”.
O magari,
come disse Boris Macaresco:
“Se il denaro crescesse sugli alberi a me capiterebbe un bonsai”.
“Se il denaro crescesse sugli alberi a me capiterebbe un bonsai”.
E, se
ancora più esasperato:
“Faccio la valigia e abbandono tutto”.
“Faccio la valigia e abbandono tutto”.
Se poi
vogliamo metterla sul tragico:
“La voglio fare finita”.
“La voglio fare finita”.
E cresce
il tuo malessere. Le tue frustrazioni appaiono al rallentatore per ferirti
ancora di più, la tristezza pervade ogni cellula del tuo corpo fino a diventare
un tormento, un dolore... uno strazio che lacera il cuore.
Ma non sei
solo. Non solo tu soffri. Non sei solo tu lo sfigato.
Dietro la parvenza di felicità di un amico, di
uno sconosciuto, di una star può esserci inquietudine, dolore profondo, magari
camuffato da spensieratezza, magari da ricchezza in denaro ma è solo un
abbaglio.
La vita
dà, ma può togliere.
Può darti
poco ma, tutto ad un tratto, darti molto.
La strada
della tua vita è lunga e solo al termine di questa sarà possibile fare un
bilancio.
È così che va la vita.
È cosi il percorso
terreno di ogni essere.
Ieri, oggi e domani la tua esistenza avrà
alti e bassi.
Benedire e godere dei momenti buoni, vivere
i momenti bui con fede e speranza di tempi migliori... e andare avanti.
Già la vita è un dono di grande valore.
Non
è il caso di distuggere questo dono per nessun motivo al mondo.
E non c’è
solo il buio davanti.
La vita
può regalare
sorprese inimmaginabili.