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5 agosto 2025

La Cripta di Sant'Emidio - Basilica Cattedrale di Ascoli Piceno

La "Cripta di Sant’Emidio"
rappresenta il cuore 
della cristianità 
per la città di Ascoli Piceno.

Situata in corrispondenza 
della navata centrale 
dell’omonimo Duomo,
è accessibile,
 dall’interno della chiesa,
 tramite due scale 
in fondo alle navate laterali 
dell'aula principale della cattedrale.


La realizzazione della cripta 
risale all’XI secolo e fu voluta 
dal vescovo Bernardo II 
per custodire le reliquie
del primo Vescovo e Martire 
Sant'Emidio, 
Patrono della Città Diocesi 
di Ascoli Piceno


Le reliquie del Santo
e dei suoi compagni
sono custoditi
entro il sarcofago romano
posto al centro della Cripta.


Il "Battesimo di Polisia"
statua in marmo
di Lazzaro Giosafatti,
(1728-1730),
di particolare bellezza,
rappresenta 
il battesimo di Polisia
da parte del Vescovo Emidio.

Atto che fu causa 
della morte di entrambi,
il 5 agosto 303 d.C.,
per ordine del padre di lei, 
allora prefetto romano della città.


La cripta è costituita 
da un ambiente quadrangolare.
È appena rischiarata
 da una luce 
soffusa naturale 
attraverso piccole finestre.
Luce che si intravede tra il ricco colonnato in travertino 
e in marmo rosso di Verona.

Le volte a crociera, 
gli affreschi medievali, i mosaici...
tutto tende a rendere unico 
questo luogo di particolare
 interesse storico, religioso
e artistico.

E la penombra, il silenzio,
quella particolare dimensione 
del sacro...
invitano alla preghiera, 
e al raccoglimento.


Lungo le pareti dell cripta 
sono collocati 
varie statue sacre,
monumenti funebri 
ed iscrizioni in memoria 
di vescovi, nobili,
uomini illustri e benemeriti 
della Chiesa e della città.


Ai due imbocchi della cripta 
sorge l'accesso ai cunicoli, 
di origine tardo-medievale (1400).

Luoghi di sepoltura
 o principalmente funzione
di sicurezza e stabilità 
della struttura?
Dopo il restauro,
l'illuminazione con piccoli faretti
rende questi cunicoli
 molto suggestivi.