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29 settembre 2025

"Michael" di Rudolf Steiner

"Michael è un’entità spirituale, non si manifesta se non le si porta incontro dalla terra qualche frutto dell’evoluzione spirituale che si è pronti a mettere in pratica; Michele è uno spirito taciturno, mentre gli altri sono piuttosto loquaci. Michele tutt’al più dà poche direttive poiché quello che si può ricevere da lui non è dalle parole ma dalla forza del suo sguardo. Michele apre le porte alla vera libertà spirituale. Michele libera dai pensieri negativi, dal giogo del cervello e mette l’attenzione sul cuore e sulle azioni spinte dal cuore. Michele quindi risveglia nell’uomo e nella donna il coraggio, la luce, il pensiero, la volontà, insegna a non avere paure, ad essere liberi trovando nella festa di San Michele la massima espressione. "

Per Rudolf Steiner, fondatore dell'antroposofia, considerava gli angeli esseri spirituali che interagiscono con l'umanità e con il mondo, non solo, quindi, come figure religiose tradizionali. Secondo Steiner, gli angeli accompagnano gli uomini, influenzando il loro destino e proteggendoli, sempre solo nel rispetto della loro libertà. 

Preghiera
di Rudolf Steiner 
1910

Michael! 
Prestami la tua spada, affinché io sia armato per vincere il drago in me. Empimi della tua forza, affinché io sgomini gli spiriti che vogliono paralizzarmi. Agisci dunque in me, affinché risplenda la luce del mio io e possa essere condotto a compiere le azioni degne di te. Michael!

 🗡


28 settembre 2025

Ma tu non sei sbagliata


Ma tu non sei sbagliata,
è sbagliato il modo in cui ami,
forse un po' troppo, ed è sbagliato
il modo in cui ti leghi alle cose,
forse un po' troppo.

Tu sei troppo di tutto,
troppo testa, troppo cuore,
troppi sorrisi,
e troppe lacrime.

Ma non sei sbagliata,
tu sei solo convinta di esserlo.
Ti sei convinta che forse non
ridi abbastanza, che forse
non sai amare abbastanza
o forse che non sei abbastanza.

Ma tu sei troppo di tutto, così troppo
da convincerti che quella che sei
è sbagliata, 
e non accorgerti
che sei l'unica cosa giusta
in un mondo di sbagli.

Dal web


24 settembre 2025

A volte chiamiamo amore ciò che amore non è

A volte chiamiamo amore ciò che amore non è.

È attenzione condizionata. È una presenza calcolata. È vicinanza solo quando siamo funzionali. È un tipo di legame che ci fa sentire sempre in debito, mai davvero accolti.

Si chiama relazione strumentale: quando l’altro non si lega a noi per chi siamo, ma per ciò che possiamo fare, risolvere o rappresentare.
Non veniamo amati per la nostra essenza, ma per la nostra utilità emotiva. Per quanto sappiamo consolare, regolare, adattarci.
E quando smettiamo di essere funzionali, veniamo ignorati, svalutati, messi da parte.

Nelle relazioni strumentali, l’amore è sempre condizionato. Approvazione e attenzione arrivano solo se rispondiamo a un bisogno dell’altro.
Se facciamo da contenitore per le sue fragilità.
●  Se gestiamo i suoi sbalzi emotivi.
Se ci mostriamo sempre disponibili,  pazienti, presenti.

Non c’è spazio per la nostra stanchezza. Non c’è accoglienza quando non abbiamo nulla da offrire.

Spesso finiamo in queste dinamiche perché ci portiamo dentro una convinzione silenziosa: per essere amati dobbiamo essere utili. È qualcosa che abbiamo imparato presto, forse da bambini, quando abbiamo capito che essere visti, ascoltati o coccolati non dipendeva dal nostro bisogno, ma dal nostro comportamento.

Così oggi, da adulti, restiamo in relazioni dove non possiamo semplicemente essere, ma dobbiamo sempre fare, dare, sistemare.

Eppure, continuiamo a chiamarlo amore. Perché ci somiglia. Perché lo conosciamo. Perché in fondo speriamo ancora che, dando abbastanza, prima o poi qualcuno resti.

Ma l’amore non dovrebbe essere un contratto silenzioso. Non dovrebbe esigere il nostro annullamento in cambio di affetto.

L’amore vero non ci misura in base a quanto serviamo. L’amore vero ci vede, anche quando siamo fragili, inermi, imperfetti.

Tratto dal nostro* nuovo libro 
"Il mondo con i tuoi occhi "

Se vi siete riconosciuti in queste parole, non c’è nulla di sbagliato in voi. Avete solo imparato ad adattarvi per sopravvivere emotivamente.
Ma oggi potete scegliere di cambiare rotta.
Di costruire legami dove non serve sacrificarsi per valere, dove non c’è bisogno di soffrire per sentirsi amati...

Anna De Simone 
(Napoli, 1987), laureata in Psicologia e specializzata in neuroscienze, è esperta in genetica del comportamento.

Ana Maria Sepe
(Caracas, 1965), laureata in Psicologia, è esperta nello studio della personalità e del modello Myers-Briggs Type Indicator.


20 settembre 2025

La sanità italiana

"La sanità italiana era tra le migliori ma adesso è in crisi per colpa della politica che ha inserito il profitto. Gli ospedali sono diventate delle aziende. Oggi il medico viene rimborsato a prestazione, che è una follia razionale, scientifica ed etica. Si mette il medico in condizioni di dover fare o di ambire a fare più prestazioni perché così guadagna e quindi si inventano nuove malattie e cure, oppure si fanno interventi chirurgici inutili. L'obiettivo non è più la salute, ma il fatturato. Il profitto va abolito dalla sanità, perché abolendolo e rendendo una sanità gratuita a tutti coloro che sono sul territorio italiano, si avrebbero 30 miliardi di euro da investire ogni anno."

Gino Strada


17 settembre 2025

Che fastidio quella frase


Che fastidio quella frase: "le mani svelano l’età di una donna". E se non sono le mani, allora è il collo. O il décolleté. O quelle piccole rughe attorno agli occhi. Insomma, qualcosa che, in un modo o nell’altro, "rivela". Come se l’età fosse un segreto da tenere ben nascosto. Come se la cosa peggiore fosse proprio quella: che si sappia quanti anni abbiamo.

Ma perché? Perché dovremmo vergognarci del tempo che abbiamo vissuto? Da quando una pelle levigata conta più della gentilezza? Perché le rughe fanno più paura dell’ignoranza? E i capelli bianchi sono considerati peggiori della cattiveria?

Ogni segno sul mio volto è il ricordo di un istante vissuto. Un’emozione vera. C’è una risata fatta con l’anima. Una lacrima che ho lasciato scivolare in silenzio. Una notte insonne passata per amore, per un figlio o per un libro che mi teneva sveglia.

E tutto questo... sono io.

Strano, però: un uomo con i capelli grigi è "affascinante". Una donna con la stessa età, invece, diventa “trascurata”. Le mani tremanti di un nonno ci commuovono. Quelle di una donna? "La tradiscono".

Io non voglio nascondermi. Non voglio essere "eternamente giovane". Voglio essere autentica. Viva. Una donna che ha avuto la sua giovinezza, i suoi sbagli, i suoi amori e le sue paure.

E una storia. Una storia che non va nascosta. Va raccontata. Con fierezza.

Perché ogni ruga è un capitolo. Ogni capello bianco è una poesia. E ogni segno del tempo è una medaglia invisibile che ci dice: sei viva. E sei vera.

Dal web


16 settembre 2025

... a home...


A house is made 
with walls and beams; 
a home is built 
with love and dreams.

Ralph Waldo Emerson




14 settembre 2025

Ero matta in mezzo ai matti


Ero matta in mezzo ai matti. 
I matti erano matti
 nel profondo, 
alcuni molto intelligenti. 
Sono nate lì 
le mie più belle amicizie. 
I matti son simpatici, 
non così i dementi,
 che sono tutti fuori, 
nel mondo. 
I dementi li ho incontrati dopo, 
quando sono uscita.

Alda Merini


11 settembre 2025

Un messaggio rimasto senza risposta

Quante volte hai scritto un messaggio rimasto senza risposta?

Uno di quei messaggi letti e ignorati, lasciati nel silenzio.

Quel silenzio pesa, mette confusione e fa rumore, lascia un vuoto dentro.

Non è solo assenza di parole, è un gesto maleducato, un segno di disinteresse e mancanza di rispetto.

Chi sceglie questo comportamento spesso mostra superficialità e poca cura per gli altri. È un modo comodo per evitare responsabilità emotive, ed è anche un modo per ferire senza confrontarsi.

Ti fa sentire invisibile, confuso, ferito.
Ti fa chiedere perché.
Non capisci se e cosa hai sbagliato, se non sei gradito, o se semplicemente non importa nulla di te.

È meglio mille volte una verità dura, che un silenzio che spezza.
"Lo capirà" non è mai vero, perché tante saranno le domande che verranno in mente, e nessuna di loro troverà mai conferma.

Essere chiari, anche quando fa male, è un atto di rispetto verso il prossimo, e come tale dovrebbe essere un dovere.
Perché la sincerità rimane uno dei doni più grandi che possiamo fare.

Patrizia Perotti


7 settembre 2025

I bambini

Vorrei che tutti lo leggessero, 
soprattutto i genitori.

▫️I bambini non dovrebbero mai andare da soli al negozio.

▫️I bambini non si lasciano in macchina mentre "scendi un attimo" a comprare qualcosa, anche se è vicino.

▫️I bambini non devono abituarsi a stare con chiunque.

▫️I bambini non dovrebbero mai giocare fuori casa senza la supervisione di un adulto.

▫️Il fratello maggiore non è responsabile dei più piccoli. È un bambino anche lui.

▫️I bambini non dovrebbero trovarsi in ambienti dove si consuma alcol, anche se "è tutto tranquillo".

▫️I bambini non dovrebbero stare vicino a persone instabili o con cattive abitudini.

▫️I bambini non dovrebbero dormire ogni notte in una casa diversa.

▫️I bambini non devono necessariamente socializzare con tutti gli amici di mamma o papà. Non tutti sono persone affidabili.

▫️I bambini non si toccano "per affetto".

▫️I bambini non si baciano sulla bocca.

▫️I bambini non devono essere obbligati ad amare o affezionarsi agli adulti.

▫️I bambini non devono dire "" solo perché l’adulto "si rispetta".

▫️I bambini devono imparare a dire "no" e "non voglio".

        Ricorda:

  • Non sono loro a dover decidere.
  • Non sanno cosa sia il pericolo.
  • Non conoscono la malvagità
  • Non conoscono l’odio.
  • Non sanno che esistono persone con intenzioni oscure.
  • I bambini sono puri. Sono ingenui. Sono bambini.
  • La nostra responsabilità più grande è proteggerli.
  • Da tutto. Da tutti. Anche se non sono i nostri figli.
  • I tempi in cui crescono oggi non sono più quelli in cui siamo cresciuti noi.
  • Custodiscili. Amali. Difendili.
  • Credi in loro, sempre.

Dal web


3 settembre 2025

I gioielli

 

"I gioielli hanno un significato seduttivo quando una donna li indossa, adornano parti del corpo da mettere in luce. Hanno un significato di legame quando ti vengono lasciati in eredità o un uomo te li regala: il famoso valore affettivo che, come si usa dire, è quello che conta, al di là del valore reale dell’oggetto."
Paola Jacobbi 


"Un gioiello ha il potere di essere quella cosa piccola che può farti sentire unica." 
Jennie Kwon