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24 settembre 2025

A volte chiamiamo amore ciò che amore non è

A volte chiamiamo amore ciò che amore non è.

È attenzione condizionata. È una presenza calcolata. È vicinanza solo quando siamo funzionali. È un tipo di legame che ci fa sentire sempre in debito, mai davvero accolti.

Si chiama relazione strumentale: quando l’altro non si lega a noi per chi siamo, ma per ciò che possiamo fare, risolvere o rappresentare.
Non veniamo amati per la nostra essenza, ma per la nostra utilità emotiva. Per quanto sappiamo consolare, regolare, adattarci.
E quando smettiamo di essere funzionali, veniamo ignorati, svalutati, messi da parte.

Nelle relazioni strumentali, l’amore è sempre condizionato. Approvazione e attenzione arrivano solo se rispondiamo a un bisogno dell’altro.
Se facciamo da contenitore per le sue fragilità.
●  Se gestiamo i suoi sbalzi emotivi.
Se ci mostriamo sempre disponibili,  pazienti, presenti.

Non c’è spazio per la nostra stanchezza. Non c’è accoglienza quando non abbiamo nulla da offrire.

Spesso finiamo in queste dinamiche perché ci portiamo dentro una convinzione silenziosa: per essere amati dobbiamo essere utili. È qualcosa che abbiamo imparato presto, forse da bambini, quando abbiamo capito che essere visti, ascoltati o coccolati non dipendeva dal nostro bisogno, ma dal nostro comportamento.

Così oggi, da adulti, restiamo in relazioni dove non possiamo semplicemente essere, ma dobbiamo sempre fare, dare, sistemare.

Eppure, continuiamo a chiamarlo amore. Perché ci somiglia. Perché lo conosciamo. Perché in fondo speriamo ancora che, dando abbastanza, prima o poi qualcuno resti.

Ma l’amore non dovrebbe essere un contratto silenzioso. Non dovrebbe esigere il nostro annullamento in cambio di affetto.

L’amore vero non ci misura in base a quanto serviamo. L’amore vero ci vede, anche quando siamo fragili, inermi, imperfetti.

Tratto dal nostro* nuovo libro 
"Il mondo con i tuoi occhi "

Se vi siete riconosciuti in queste parole, non c’è nulla di sbagliato in voi. Avete solo imparato ad adattarvi per sopravvivere emotivamente.
Ma oggi potete scegliere di cambiare rotta.
Di costruire legami dove non serve sacrificarsi per valere, dove non c’è bisogno di soffrire per sentirsi amati...

Anna De Simone 
(Napoli, 1987), laureata in Psicologia e specializzata in neuroscienze, è esperta in genetica del comportamento.

Ana Maria Sepe
(Caracas, 1965), laureata in Psicologia, è esperta nello studio della personalità e del modello Myers-Briggs Type Indicator.