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8 marzo 2014

“ Gli sdraiati ” di Michele Serra


Nei primissimi posti tra i più venduti e più letti, questo libro è da non perdere, soprattutto da chi ha a che fare con figli adolescenti.
Per poter dire: "Però... non solo mio figlio, ... ma anch’io la penso così ...".
Cercare di entrare in relazione, capire, in modo tenero, struggente e a volte ironico, così come fa l’autore, "questi figli di oggi".
Immedesimarsi, trovare il dialogo, ma soprattutto riflettere su atteggiamenti ed una visione della vita alquanto discordi.
Divergenze generazionali, oggi come ieri, oggi come domani.
Un Michele Serra, oggi, padre tenero e paziente, ma allo stesso modo esigente e attento.

Prefazione:
Forse sono là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri.
...
"Gli sdraiati" è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose  che gli "eretti" non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.

Dal libro:
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Calzini sporchi ovunque, a migliaia. A milioni. Appallottolati, e in virtù del peso modesto e dell’ingombro limitato, non tutti per terra. Alcuni anche su ripiani e mensole, come palloncini che un gas misterioso ha fatto liberare in ogni angolo di casa.

Qualche apparecchio elettronico lasciato acceso, sempre. Sulle pareti della casa buia, bagliori soffusi di spie, led, video ronzanti, come le braci morenti del camino nelle case di campagna. Spesso la televisione di camera tua replica anche in tua assenza uno di quei cartoon satirici americani (Griffin o Simpson) che dileggiano il consumismo. Oppure è il computer che sta scaricando musica, e sobbolle abbandonato sul letto (ho cercato di farti credere, inutilmente, che è pericolosissimo, che può bruciare la casa. Di questi miserabili espedienti è fatta la mia autorità).

Tutto rimane acceso, niente spento. Tutto aperto, niente chiuso. Tutto iniziato, niente concluso.
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Michele Serra, giornalista e scrittore, nato a Roma (1954), è cresciuto a Milano.  Giornalista e scrittore, scrive per “La Repubblica”, “L’Espresso”, “Vanity Fair”, per il teatro e per la televisione.
Ha pubblicato racconti, romanzi e raccolte di poesie.