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10 ottobre 2022

"Io non ho paura" di Abdou Mbacke Diouf



Io non ho paura di quelle che il mondo chiama "belle donne".
Io ho paura delle altre.
Ho paura di quelle che escono di casa con un filo di trucco.
Di quelle che capisci subito se hanno passato una nottata in bianco dalle occhiaie che si portano dietro.
Di quelle che si legano i capelli con una matita.
Di quelle che si guardano allo specchio e sorridono perché non hanno nemmeno un capello al posto giusto.
Ho paura di loro.
Di quelle che si fermano sui dettagli, su particolari tuoi che nemmeno tu stesso pensavi di avere.
Di quelle che sanno stare accanto agli altri, ma non sanno come stare accanto a se stesse.
Di quelle che sono sempre di corsa, ma si fermano ad ascoltare. 
Uno sconosciuto, un amico, un bambino.
Ho paura di loro.
Di quelle che ad un "Sei bellissima”, arrossiscono,
s’imbarazzano.
Di quelle che custodiranno gelosamente il Girasole che le hai regalato finché l’ultimo petalo non si sarà seccato e rompendosi cadrà sul pavimento, perdendosi tra la polvere, sotto l’armadio.
Di quelle che non appaiono, non si vedono, non si notano.
Il mondo sempre in primo piano. 
E loro dietro. Sullo sfondo.
Ho paura di loro.
Di quelle che sorridono alla vita, tutti i giorni, 
nonostante abbiamo migliaia di motivi per non farlo.
Di quelle che ti ascoltano davvero.
Di quelle che amano essere belle, solo ogni tanto.
Solo per qualcuno. Di quelle che sanno piangere.
Ho paura di loro.
Di quelle che per passare un’ora con te, passerebbero anche otto ore in treno.
Ho paura di loro.
Di quelle per cui vale la pena restare. Una volta. 
Restare.
E ho paura di loro, soprattutto, quando, senza dire una parola ti scelgono, restano e tu sei troppo distratto per accorgertene, troppo concentrato a fuggire da non sai cosa.
Ho paura di loro perché di belle donne il mondo è pieno.
Una donna del genere, invece, se te la lasci scappare non saprai mai in quale parte del mondo la ritroverai.
Se mai la ritroverai.